Il Parlamento Ue ha dato il via libera definitivo al certificato digitale Covid dell’Ue. Gli eurodeputati hanno completato il lavoro legislativo sul documento per facilitare gli spostamenti all’interno dell’Unione e contribuire alla ripresa economica. Il certificato servirà a viaggiare nell’Ue senza più limitazioni per i vaccinati o per coloro che risultino negativi o sono guariti recentemente dal Covid-19
Cosa cambierà?
Intanto questo programma entrerà concretamente in funzione dal primo luglio. Da qui a quella data, infatti, tutti i governi dell’Unione dovranno adeguare i propri sistemi informatici e i propri uffici per distribuire il “certificato verde” e renderlo in grado di essere letto dalla “piattaforma” tecnologica predisposta da Bruxelles. Sostanzialmente il pass sarà composto da un Qr code a lettura ottica che sarà riconoscibile in tutta Europa. Quindi i “Green pass” emessi dal singolo Paese verranno inseriti nel Gateway, la piattaforma comunitaria che raccoglie i dati di tutti i certificati.
Ma chi avrà diritto a questo sorta di “passaporto epidemico”?
Intanto i vaccinati. Dopo quattordici giorni dall’iniezione che immunizza, il pass – secondo le linee guida della Commissione che possono però essere corrette dai singoli Paesi – durerà nove mesi. La seconda categoria riguarda i guariti dal Covid. Per loro la “libertà” sarà di sei mesi. E infine chi ha eseguito un tampone: ma il pass in questo caso durerà 48 ore.
Fino al primo luglio è attiva la certificazione nazionale
Il green pass, o certificazione verde, è un certificato che permette di viaggiare liberamente in Italia, in attesa dell’entrata in vigore del Digital Certificate europeo. Rilasciato già dopo la prima dose del vaccino, con validità estesa a 9 mesi, servirà per partecipare a matrimoni, cerimonie ed eventi.
Per certificazione verde si intende una certificazione comprovante uno dei seguenti stati:
- l’avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2
- la guarigione dall’infezione da SARS-CoV-2 (che corrisponde alla data di fine isolamento, prescritto a seguito del riscontro di un tampone positivo)
- il referto di un test molecolare o antigenico rapido per la ricerca del virus SARS-CoV-2 e che riporti un risultato negativo, eseguito nelle 48 ore antecedenti.