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Grandine su vigne e uliveti, agricoltori Rimini: “Aiuti subito o si chiude”

La pioggia tanto attesa è arrivata. Ma, lamentano gli agricoltori, “in quantità abbondante in troppo poco tempo, senza permettere ai campi di assorbirla. Pioggia arrivata assieme a forti raffiche di vento e alla grandine, fenomeni che hanno inferto un duro colpo alle imprese agricole colpite”.

“Nel riminese è stata interessata una zona ampia – precisa Carlo Carli, presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini – da San Clemente a Coriano, da Montescudo a Montecolombo, passando per Gemmano, solo per citare alcune tra le località più colpite. A farne le spese soprattutto oliveti e vigneti, dove la vendemmia è appena iniziata. Ma anche nei frutteti si sono riscontrati danni, con i frutti rovinati dai chicchi di ghiaccio oppure fatti cadere a terra dalla forza del vento: c’è preoccupazione anche per gli impianti, dai frutteti stessi alle strutture delle aziende. Dopo un’estate contrassegnata dalla siccità e da tutti i problemi connessi dall’assenza di precipitazioni e dal clima arido, questa ondata di maltempo proprio non ci voleva. La perturbazione sta continuando ad attraversare il nostro territorio, a pochi chilometri di distanza da noi ci sono stati veri e propri disastri, e i nostri tecnici sono all’opera per stimare i danni e fare il punto della situazione. Ma una cosa è certa: la concentrazione di eventi climatici di eccezionale portata mette a rischio la tenuta delle imprese agricole e, come ha ribadito il nostro presidente nazionale Massimiliano Giansanti, è evidente che la gestione del rischio climatico sia ormai diventata una questione di primo piano per il futuro dell’agricoltura”.

Confagricoltura, come anticipato, è al lavoro per monitorare il decorso degli eventi, segnalando le criticità che necessitano di interventi straordinari, anche alla luce della situazione di difficoltà che sta vivendo il settore primario a causa della siccità e dell’aumento dei costi produttivi.

“Invitiamo gli agricoltori colpiti dal maltempo ad aprire le segnalazioni di danno – rimarca Alberto Mazzoni, vicepresidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini e vicepresidente di Condifesa Romagna – Se sono assicurati lo possono fare presso la propria compagnia assicuratrice o consorzio, oppure direttamente dalle organizzazioni di categoria: questo è fondamentale per poter avere una perimetrazione dei danni e chiedere l’intervento e il sostegno della Regione. E’ stata una campagna difficile e senza aiuti molte aziende saranno costrette a chiudere: come associazione abbiamo bisogno di conoscere a fondo il fenomeno per poterlo rappresentare nelle sedi opportune e chiedere gli adeguati interventi di ristoro”.

“Sostegni di questo tipo devono essere rapidi per assicurare, oltre all’indennizzo dei danni, la ripresa dell’attività produttiva dell’agricoltore – conclude il presidente Carlo Carli – Gli eventi climatici eccezionali sono sempre più frequenti: per questo siamo convinti che serva un nuovo approccio e misure per far fronte ad episodi non più sporadici, ma purtroppo numerosi e potenti. Da qui la necessità di modelli previsionali e forme di difesa attiva per contrastare i danni causati dai fenomeni meteorologici estremi”.

Intanto Coldiretti apprezza la proclamazione dello stato di crisi da parte della Regione, arrivata dopo i fenomeni di forte maltempo che hanno caratterizzato anche queste ultime ore. ““Il provvedimento del Presidente Bonaccini è stato opportuno e tempestivo. Prima di qualunque misura, è una scelta imprescindibile per far fronte all’ennesima manifestazione del cambiamento climatico in atto”, commenta Nicola Bertinelli, Presidente di Coldiretti Emilia Romagna.

“Gli uffici di Coldiretti – ha aggiunto il Direttore regionale Marco Allaria Olivieri – hanno già iniziato il monitoraggio dei danni e invitiamo i soci a rivolgersi ai nostri uffici”.

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