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Governo sblocca parzialmente avanzo di amministrazione dei Comuni

Il ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha diramato, una circolare sull’utilizzo degli avanzi di amministrazione degli enti locali. La circolare recepisce la sentenza della Corte Costituzionale.

La Corte Costituzionale, infatti, con sentenza n. 247 del 2017, ha formulato un’interpretazione dell’articolo 9 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, in materia di equilibri di bilancio degli enti territoriali, in base alla quale l’avanzo di amministrazione e il Fondo pluriennale vincolato non possono essere limitati nel loro utilizzo.

In particolare, viene affermato che “l’avanzo di amministrazione rimane nella disponibilità dell’ente che lo realizza” e “non può essere oggetto di prelievo forzoso” attraverso i vincoli del pareggio di bilancio.
Tuttavia il MEF ha imposto un limite per l’utilizzo degli avanzi di amministrazione pari a 140 milioni di euro per l’anno 2018, a 320 milioni di euro per l’anno 2019, a 350 milioni di euro per l’anno 2020 e a 220 milioni di euro per l’anno 2021.

Questo provvedimento già inserito nel cosiddetto “milleproroghe” non sostituisce e tanto meno interviene sul “bando delle periferie” che rimane bloccato dal Governo.

Il testo della circolare

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