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Gorini immunologo a Oxford: “Manifestazione dei negazionisti di Rimini non si deve fare”

“La manifestazione dei negazionisti di Rimini non deve verificarsi”: netto il giudizio di Giacomo Gorini, nato a Rimini 31 anni fa, allievo di Roberto Burioni e ora ricercatore a Oxford, dove allo Jenner Institute sta lavorando insieme ad altri 110 scienziati per mettere a punto un vaccino anti-covid.

“A parole loro manifestano per la libertà – scrive Gorini su Facebook – mentre a fatti ci portano più vicini alla richiusura delle scuole, delle attività commerciali, delle palestre, dei luoghi di culto. Con la loro visione distorta di libertà mettono in serio rischio i nostri familiari e amici, e la nostra possibilità di continuare a vederli.
In quella manifestazione non ci sarà libertà, ma pericolo.
Come disse il grande Viktor Frankl, “Auspico che la Statua della Libertà sull’East Coast degli Stati Uniti sia presto accompagnata da una Statua della Responsabilità sulla West Coast”.

Immediate le reazioni degli utenti. Per lo più favorevoli, ma c’è anche chi critica questa presa di posizione. Scrive Giordano Fabbri Varliero: “Ognuno ha diritto di manifestare. Così come ognuno è libero di contagiarsi. Se paga le tasse ha anche diritto di essere curato. Ha anche doveri, ovviamente, di non contagiare altri. Negare la presenza di un virus non è intelligente ma la strada è pubblica e viviamo ancora in democrazia. Io non lo farei ma dire che che una manifestazione non si deve fare riporta la civiltà indietro come minimo di 80 anni…”. 

Ma Gorini risponde: “Una persona morta o in coma in terapia intensiva non può contemplare la bellezza della democrazia”. E sottolinea: “Aggiungo che secondo me tutti hanno diritto a manifestare, anche di questi tempi se le regole sanitarie vengono rispettate. Dato che sappiamo però chi vuole scendere in piazza in questa occasione, penso che sia ingenuo fare affidamento sul buonsenso dei manifestanti. Spero che le istituzioni facciano quanto possibile per assicurarsi che le norme siano seguite”.

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