Rimini e il turismo chiedono al governo “certezze” per una ripartenza di slancio. La città romagnola sta preparando un’estate da “ritorno al futuro”, con 150 eventi, dai concerti alla danza, dalla letteratura alle mostre, con la novità “worldwide” dell’inaugurazione del Fellini museum tra la fine di luglio e i primi giorni di agosto, in una piazza i cui “segni architettonici sono sati dalle note del film 8 e mezzo”.
Ma sul settore, esorta il sindaco Andrea Gnassi, “si deve accelerare, spingere, è un industria con parecchie criticità”. Sono rimaste “deluse – prosegue – le attese sul superbonus edilizio del 110%” e ora serve “chiarezza” sulle riaperture, sugli orari e sui tempi. “Lo dice Rimini con i suoi 1.100 alberghi”. Certo, prosegue il primo cittadino, “non siamo a piena forza, ma c’è una base solida per prendere spinta e risorse per un 2022 da dopoguerra, da grande rigenerazione”.
L’amministrazione si è concentrata sul mercato di prossimità, quello italiano, dato che “gli spostamenti hanno delle criticità”, argomenta Gnassi; su quello di lingua tedesca, e quindi Germania, Austria e Svizzera con una grande campagna promozionale e la conferma del treno giornaliero Rimini-Munchen: infine su quello russo, “con grande tenacia” e con la ripresa dei voli di collegamento con Mosca e San Pietroburgo dall’aeroporto Fellini.
Insomma Rimini si butta nel futuro “con le curve del dialetto e le lingue del mondo”, ma vuole certezze, anche sul “riconoscimento formale” del vaccino Sputnik. “Se non è una questione di se ma di quando, si decida il prima possibile, Ema e Aifa chiariscano”, perché da questo dipende “l’aumento dei voli”. Così la situazione per Rimini, con la confinante Repubblica di San Marino vaccinata Sputnik, diventa paradossale.
“Occorre tenere la barra, lavorando sulle persone ed essendo molti attenti alle misure, la zona bianca ne è la conseguenza”, prosegue il sindaco. Rimini, conclude, ha chiesto anche un chiarimento sulla vaccinazione dei turisti e il generale Francesco Paolo Figliuolo ha precisato che si fa solo a “determinate condizioni, con un meccanismo complesso. Non dobbiamo fare errori ed essere molto seri”, comunque “i nostri hub sono aperti e in moto per tutta l’estate”. Ma di certo, conclude Gnassi, “il sovranismo vaccinale fa confusione, serve un coordinamento”.
(Agenzia DIRE)