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Gnassi preoccupato delle divisioni interne alla maggioranza, ma non cerca soluzioni

Dopo giorni di silenzio sulla scelta del candidato a sindaco, Andrea Gnassi convoca una riunione di maggioranza per una verifica dell’azione amministrativa per l’ultima parte della legislatura.

Come è noto si vota ad ottobre e tra il periodo di pausa di agosto, lo scioglimento del consiglio comunale 45 giorni prima della scadenza elettorale, di mesi concreti di lavoro ne rimangono sostanzialmente poco più di due.

Ma la preoccupazione del sindaco Gnassi è un’altra. Che in questo periodo, con le primarie che sembrano inevitabili tra Sadegholvaad e Petitti, si paralizzi l’attività amministrativa. Rischio concreto non solo per le divisioni interne al Partito Democratico ma perché le scelte dell’amministrazione comunale potrebbero incidere nella campagna per le primarie.

Non è un caso se il consigliere Juri Magrini (Pd) ha proposto che le deleghe di Sadegholvaad e Gloria Lisi (Coordinatrice della campagna elettorale di Sadegholvaad) vengano sterilizzate per evitare vantaggi competitivi  e confusione di ruoli, durante la campagna per le primarie.

Per questa ragione è stata chiesta durante la riunione di maggioranza, un’agenda puntuale dei provvedimenti che la giunta ha intenzione di portare all’approvazione in Consiglio Comunale. Evitando tuttavia di scaricare sulle primarie ritardi nell’approvazione di alcune delibere che in realtà non dipendono dal Consiglio Comunale oppure che sono state già  condivise in un percorso amministrativo. L’esempio portato è stato quello della variante al Piano Spiaggia, annunciata già da oltre un anno fa e mai discussa in consiglio comunale o del Regolamento Comunale sui Beni comuni ed oggetto di una polemica tra i consiglieri Gianfreda (Rimini Attiva) e Giovanni Casadei (Pd).

Alcuni consiglieri hanno fatto notare che è normale che a fine legislatura si concludano procedimenti in corso, il comune partecipi ai bandi per i finanziamenti europei o nazionali ma si eviti di iniziare nuovi iter amministrativi che si potrebbero concludere solo nella prossima legislatura. Inutile, ad esempio adottare delibere di carattere urbanistico, che richiederebbero tempi di approvazione che travalicano questa legislatura.

Gnassi nei suoi interventi è stato netto: “denuncerò alla città eventuali ostruzionismi politici di componenti della maggioranza”.

C’è chi commenta, fuori microfono, che la responsabilità di questa situazione, pericolosa per il centrosinistra, e di eventuali primarie tra i candidati del Pd è proprio del sindaco Gnassi che in questi mesi non ha fatto nulla per trovare una soluzione condivisa nel Partito Democratico e nella coalizione e si è arroccato sulla candidatura di Jamil Sadegholvaad senza prospettare altre soluzioni.

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