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Gnassi: “In Romagna estate da anni Sessanta, ora recuperare gli stranieri”

Estate da anni Sessanta ma ora bisogna recuperare gli stranieri, Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi commenta ancora una volta l’andamento della stagione turistica: “L’estate 2021 ha segnato il primo grande ritorno del turismo dopo la stagione della pandemia. I numeri, nel nostro Paese, non sono ancora come quelli del 2019, ultimo anno prima della bufera Covid, ma è indubbio che i 120 giorni tra giugno e settembre sono stati il primo, concreto simbolo di una ripresa piena, nei numeri e nei fatturati. A trainare il turismo nazionale sono state principalmente le località di mare e la montagna: le città d’arte continuano a soffrire a causa del turismo straniero che ancora latita causa le restrizioni alla mobilità dovute all’emergenza pandemica”.

“Per certi versi si è tornati alle performance turistiche dei favolosi anni Sessanta, con picchi vertiginosi nei mesi estivi e una relativa calma negli altri periodi, in realtà dovuta quest’ultima ai divieti che, in buona sostanza, hanno tagliato fuori l’intera primavera da fiere, congressi e eventi”, osserva il sindaco.

Che prosegue: “La rviera di Rimini e la Romagna sono state e sono protagoniste di questa estate boom che, a quanto si può giù intuire, si protrarrà per l’intero mese di settembre. Sottolineo ancora una volta come, tra pochi giorni (24-26 settembre), tornerà il grande evento di RiminiWellness, che davvero segna la rinascita dopo quasi due anni di ‘buio’ per ciò che riguarda le manifestazioni fieristiche. Una alla volta, e in parallelo con la progressione della campagna vicinale in tutta Europa, i pezzi stanno tornando al loro posto ma questo grazie alla spinta venuta in questi mesi in particolare dal territorio della Romagna”.  

“Per Rimini, ad esempio, il mix tra offerta balneare e le novità di una città d’arte e della cultura pressoché inedita sono stati un fortissimo ed evidente motivo attrattore nell’estate 2021. Da adesso in poi il turismo italiano ha assoluta necessità di recuperare i settori, e i mesi, di fatto ‘scomparsi’ da inizio 2020. Il ritorno degli stranieri sul territorio italiano è la prima condizione per un 2022 che attendiamo come l’anno delle ripresa totale”, conclude Andrea Gnassi

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