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“Gnassi ha rifiutato le alte sfere della politica”, sarebbe stata la prima volta per un riminese

L’assessore Jamil Sadegholvaad con un post sulla sua pagina Facebook ripercorre i 10 anni passati nella giunta di Andrea Gnassi. Esprime totale ammirazione per il sindaco che ha concluso la sua esperienza dopo 10 anni. E l’assessore svela un particolare importante ed inedito.

Scrive Sadegholvaad: “Non tutti sanno che in questi anni, almeno un paio di volte ad Andrea è stato proposto il salto nelle “alte sfere della politica” lontano da Rimini, quelle che contano, dove le retribuzioni sono 3/4 volte più alte dello “stipendio” da sindaco. Ma ha sempre rifiutato per l’impegno che si era preso con i riminesi e, in definitiva, con la sua città, un amore da cui non ci si può staccare.”

Di più l’assessore non aggiunge. Tuttavia si tratta di una notizia che non può passare inosservata, anche per la sua rilevanza politica . Quali siano state le proposte  avanzate a Gnassi, nessuno ne ha mai parlato o scritto.

Ma alcuni indizi, in ciò che scrive Sadegholvaad vi sono. In particolare l’ammontare della “retribuzione” che viene detta 3\4 volte l’indennità da sindaco. Il sindaco di Rimini percepisce una indennità lorda di 68mila euro, pari ad un mensile di 5.700 euro. L’incarico che è stato proposto a Gnassi prevedeva una indennità, secondo quanto scrive l’assessore, da un minimo di 17mila ad un massimo di 22mila euro mensili.

Indennità che non percepisce chi appartiene al Governo. Infatti si ferma a 9500 euro mensili. Si parla dunque di un incarico in una importante azienda di Stato dove le indennità sono molto più alte.

Ovviamente un incarico da primo piano di presidente o amministratore delegato. Non per esempio l’Enit, l’Agenzia Nazionale per il turismo,  dove l’indennità è più bassa di quella da sindaco di Rimini.

Andrea Gnassi potrebbe completare l’informazione fornita dal suo assessore per precisare di quale incarico si trattasse. La proposta non poteva che arrivare dai vertici del Pd o del Governo. In questo caso parliamo o del Governo Renzi (facendo rinunciare al secondo mandato da sindaco a Gnassi) oppure del Governo Conte2.

Non si tratta di una semplice curiosità ma per il prestigio personale di Gnassi che ha avuto la forza di dire di No per rispetto del mandato elettorale e non provocare elezioni anticipate. E soprattutto per il prestigio di Rimini. Sarebbe stata la prima volta, in assoluto, che ad un esponente politico riminese viene proposto un incarico di prestigio a livello nazionale. Mentre l’ultimo incarico di governo per un riminese è stato quello di Nicola Sanese come sottosegretario nei governi Craxi e De Mita.

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