“Il neo-eletto senatore Croatti le rotatorie sulla statale 16 non le voleva. E ora se ne intesta il merito: un po’ di dignità, per favore”. Al sindaco di Rimini Andrea Gnassi non è andata giù che il parlamentare grillino sia andato a fotografarsi sugli incroci dell’Adriatica dove dal 2000 si attendono le rotonde, rivendicando come suo successo che il lunghissimo iter sia sulla dirittura d’arrivo. Perché Croatti in quei luoghi c’era stato e sempre per realizzare immagini, ma in qualità di videomaker al servizio del “Comitato Trasferimento A14”, guidato da Carlo Baldantoni e sostenuto dal MoVimento 5 Stelle.
“Quel comitato non voleva la terza corsia dell’A 14 – rammenta Gnassi – e quindi non voleva che nemmeno le opere che saranno saranno realizzare proprio grazie alla terza corsia e che altrimenti non sarebbero mai arrivate. E quelle opere sono proprio le rotatorie sulla statale 16 con relativi sottopassi e percorsi ciclopedonali”.
Infatti, la provincia di Rimini e i comuni interessati conclusero un accordo con Società Autostrade: gli enti locali avrebbero fatto gli espropri e quant’altro sarebbe servito alla terza corsia A 14,in cambio sarebbero arrivate 10 opere: a Rimini, il percorso ciclopedonale di Covignano, gli attraversamenti ciclopedonali della SS con via Covignano, Grotta Rossa e via Coriano, le rotatorie della consolare di San Marino (SS 72) e Montescudo-Coriano: a Riccione, le viabilità di collegamento delle vie Venezia-Udine e Berlinguer-Tavoleto, nonché il percorso ciclopedonale di Scacciano; a Misano, il completamento della viabilità di servizio all’autodromo.
“Ho appena firmato gli ultimi atti del progetto esecutivo per le rotatorie e le opere collegate, ora la convenzione fra Provincia di Rimini, Comuni di Rimini, Riccione e Misano e Società Autostrade è sul tavolo del ministro – annuncia il sindaco di Rimini e presidente uscente della Provincia – quindi si potrà procedere con il bando e nella seconda metà del 2019 potrebbero partire i cantieri. Per realizzare opere che abbiano strappato con le unghie e con i denti, noi e le precedenti amministrazioni dal 2000 fin qui”.
Gnassi ripercorre poi l’iter, tormentatissimo, che ha bloccato per anni proprio le due più attese rotatorie riminesi. Ma ci tiene anche a rileggere, foglio alla mano, quanto il comitato contro la terza corsia andava scrivendo nel frattempo: “Quel comitato e il MoVimento 5 Stelle che lo sosteneva, contro la terza corsia che ora ci permette di avere le rotatorie, hanno sostenuto la tesi del danno alla salute, convocando anche un oncologo di fama per sottolineare i pericoli dell’inquinamento. Si parlava di percorsi alternativi per l’autostrada, non si è mai capito dove. E si è parlato di aumento di casi di tumori, linfomi e leucemie, in particolare quelle infantili. Ci è stato chiesto perché non ci preoccupavamo delle conseguenze sulla salute dei cittadini delle nostre, testuale, ‘baldanzose scelte’. Ora però Croatti, che era su quelle posizioni, mette il cappello su quelle scelte, su delle opere che fosse stato per lui non sarebbero mai state fatte”.
“Se Croatti vuole iniziare a lavorare per il territorio, benvenuto – ironizza Gnassi – e quindi si impegni per recuperare i 18 milioni di euro che il suo Governo ha tolto a Rimini cancellando il Bando delle periferie. Perché anche qui abbiamo visto un film curioso, nel quale prima il senatore plaude al taglio dei Bando, poi alle promesse di Conte di recuperarlo. Se ora volesse intestarsi anche la riapparizione di quei soldi, ben venga, siamo solo contenti”.