Il Sindaco Andrea Gnassi ha rilasciato una dichiarazione in merito all’archiviazione disposta dal Tribunale di Rimini, riguardante la nuova questura.
“Con l’Archiviazione disposta dal Giudice Pasini dovrebbe essersi chiusa definitivamente quella che possiamo definire la prima fase della Nuova Questura.
Quella che ha visto fin dall’origine protagonista un operatore privato che già dal primo commento mi sono trovato a metterne in rilievo la discutibilità del comportamento e, vien da dire, anche un po’ l’approssimazione nel curare il proprio interesse. Una fase contraddistinta da un turbinio di consulenti tecnici e legali di parte privata succedutesi nel tempo, con ultimo il Ragionier Mosconi che, in perfetta coerenza con la linea assunta dalla parte che si era candidato a rappresentare, ha contraddistinto la scena fino all’agosto 2016 periodo del fallimento della Società DAMA.
L’archiviazione con le sue motivazioni da perfettamente conto di un fatto fondamentale: il Comune ha agito SEMPRE nella legittimità sorretta dall’interesse pubblico che le varie attività poste in essere dal Comune hanno sempre perseguito.
Questo dovrebbe sgomberare il campo una volta per tutte e chiarire le idee, in merito a dove vanno collocate le responsabilità, anche a tutti coloro che in questi ultimi anni, con la società DAMA in liquidazione e prima del fallimento, anche in consiglio Comunale hanno più volte sposato tesi bizzarre e in particolar modo la necessità di ripristinare la validità delle previsioni urbanistiche quale “viatico solutivo” dell’annosa vicenda.
La soddisfazione ovviamente non è piena. Purtroppo la questione è ancora sul tavolo con tutti i suoi deficit: mi riferisco alla necessità di una sede dignitosa ed efficiente per gli operatori della sicurezza; ma anche alla necessità di ricucire una ferita in un quadrante di città. Per fortuna però la seconda fase della Nuova Questura, quella che vogliamo rappresenti la soluzione anche di questa annosa vicenda, è già in corso e da tempo. Ed è caratterizzata dalla presenza di soggetti istituzionali: Ministero Interno, Agenzia del Demanio; Inail; Prefettura; Amministrazione Comunale; Curatore Fallimentare che hanno ora la possibilità di risolvere definitivamente la vicenda. Anche questo è frutto della tenacia con il quale continuiamo a perseguire l’interesse pubblico l’interesse della Citta. Sempre: ieri, oggi e domani. Con la parola ‘domani’ che va intesa non nella genericità del futuro ma dall’urgenza della scadenza imminente e non più rinviabile per la comunità riminese”.