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Gli onorevoli Andrea Gnassi e Ouidad Bakkali replicano a Morrone (Lega): “A Faenza spettacolo indegno”

Non ci dovrebbe essere nemmeno bisogno di sottolineare che non esistono schieramenti politici, destra e sinistra, maggioranze e opposizioni davanti a una tragedia che è costata vite umane, sofferenza e disagi, decine e decine di milioni di euro di danni a un territorio che è uno dei cuori pulsanti dell’economia del Paese”. Così gli onorevoli del Partito democratico Andrea Gnassi e Ouidad Bakkali intervengono sulla polemica alimentata dal deputato della Lega Jacopo Morrone, che a mezzo stampa lamenta di essere stato censurato dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ieri, durante una riunione operativa sull’emergenza maltempo in cui Morrone non aveva titolarità a intervenire.

“E infatti tutte le istituzioni, dai Comuni al Governo passando per la Regione, sono al lavoro in un clima di massima collaborazione e disponibilità per riportare alla normalità l’Emilia-Romagna dopo la terribile andata di maltempo che si è abbattuta all’inizio di questa settimana in particolare sul ravennate e sul bolognese. La premier Meloni- rimarcano Gnassi e Bakkali – oltre a dimostrare la sua vicinanza e solidarietà al presidente Bonaccini, ha soprattutto fatto approvare in Consiglio dei ministri a strettissimo giro la richiesta di stato di emergenza nazionale, accogliendo la richiesta della Giunta regionale, stanziando dieci milioni di euro per le prime spese più urgenti. Prima ancora, il ministro Musumeci aveva da subito decretato la mobilitazione della Protezione civile nazionale”.

Eppure, mentre in tutta la Romagna ancora centinaia di persone sono costrette lontano dalle loro case e a Conselice migliaia di cittadini sono senza acqua potabile, “c’è invece chi preferisce dare spettacolo da sghembo ‘cavallo pazzo’ nei luoghi delle istituzioni, cercando la polemica tra partiti. È l’onorevole Jacopo Morrone, parlamentare della Lega Nord- proseguono i due parlamentari -, che nella giornata di ieri evidentemente non aveva nulla di più utile da fare che cercare di intervenire per trasformare in un comizio politico quello che doveva essere, e, come era giusto che fosse, è stato un incontro operativo a Faenza tra Prefettura, Protezione Civile, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Regione, Provincia e sindaci dei Comuni più colpiti nel territorio di Ravenna”.

Un incontro che è stato ripetuto poi anche a Imola e che aveva come obiettivo quello di raccogliere segnalazioni e necessità delle comunità coinvolte, oltre a garantire vicinanza e sostegno.

“Egregio Morrone, esistono luoghi preposti dove porre domande. E per ottenere risposte dalla Regione esiste l’Assemblea legislativa. Chi rappresenta le istituzioni non può ignorarne i meccanismi. Poi, certamente, c’è il dibattito politico, che può benissimo essere duro, ma anche quello ha i suoi spazi e soprattutto i suoi momenti. E la riunione di ieri non lo era affatto: uno show indegno ”.

“Pensare che una carica elettiva permetta di fare ciò che si vuole, quando si vuole, è un atteggiamento di una gravità inaudita: le istituzioni non sono gli zerbini di un partito, qualsiasi partito, e per fortuna ci siamo lasciati alle spalle i Federali’.  A Faenza- attaccano Gnassi e Bakkali- è andato in scena un teatrino che offende non solo le persone colpite dall’alluvione ma anche e soprattutto tutte le donne e gli uomini che a vario titolo rappresentano e operano per le istituzioni in questi giorni critici: i primi cittadini, di qualsiasi partito, che negli ultimi giorni hanno davvero battuto i loro territori strada per strada per avvisare i cittadini di evacuare le case o di non percorrere certe vie; i tecnici dei Comuni e della Protezione civile che, insieme ai volontari, sono al lavoro giorno e notte per riparare i danni del maltempo; i Presidenti delle altre Regioni, comprese alcune- come il Veneto di Zaia- dello stesso colore politico di Morrone, che non hanno esitato un istante a mandare mezzi e uomini a sostegno dell’Emilia-Romagna; gli onorevoli e il Governo che hanno operato per garantire il massimo aiuto e la massima assistenza alle aree colpite”.

“Al di là dei risultati delle singole elezioni- concludono i parlamentari del PD-, credo che tutti gli emiliano-romagnoli, gente abituata a rimboccarsi le maniche e che lo dimostrerà ancora una volta, sappiano da che parte stare e che genere di donne e uomini vogliono per amministrare in prima persona i loro territori. Per un tale sprezzo delle istituzioni e per una mancanza di rispetto del genere davanti a una tragedia, qualcuno chiederebbe le dimissioni immediate di Morrone. Per sua fortuna, noi in questi giorni siamo impegnati solo e unicamente per il bene dell’Emilia-Romagna”.

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