“È da 30 anni che queste problematiche sono sotto gli occhi di tutti, con il nostro personale costretto a lavorare in scantinati e garage”. Così il questore di Rimini Maurizio Improta nell’incontro con il personale della polizia di stato e la stampa per gli auguri natalizi è tornato sulla vicenda della nuova questura.
Poi ha proseguito, “non entro nelle polemiche che sto leggendo in questi giorni sui giornali. Non ci interessa il dibattito su cosa è bene o cosa è peggio per noi, per la sede. È chiaro che i poliziotti di Rimini hanno diritto a una sede di lavoro dignitosa e un luogo sicuro, anche per i cittadini. Non c’è un ascensore, chi deve prendere documenti in archivio sale senza montacarichi. Questo è così tutti i giorni. Questi sono gli eroi silenziosi che sopportano questo da 30 anni. Qui c’è gente che ha visto il commissariato nascere e andrà in pensione dopo aver lavorato una vita qui. C’è chi lavora nel garage. L’archivio generale, la scientifica”
Improta ha anche sottolineato l’impegno costante della questura per garantire la sicurezza degli eventi nelle serate di festa e evitare che tragedie come quelle della discoteca di Corinaldo si ripetano.
Presente anche il prefetto di Rimini Alessandra Camporota lo quale il questore si è scherzosamente scusato “Mi dispiace riceverla in questo tinello”
Prendendo la parola, il prefetto ha poi sottolineato ancora le carenze di personale, altro tema caldo per le forze dell’ordine. “Un organico – ha detto – che continua a dover chiedere rinforzi, dopo anni, come se gli eventi in questa provincia non si succedessero sempre allo stesso modo”. Sullo spostamento della sede: “Cercheremo la migliore soluzione possibile che, oggi, è molto più vicina rispetto al passato”.