Gli animali hanno dei santi in Paradiso? Ovviamente sì. E anche molti!
Quello più famoso e che spesso il cui santino si può trovare ovunque ci siano animali è Sant’Antonio Abate. Un monaco egiziano, vissuto intorno al 251 d.C. fondatore del monachesimo. Ogni anno il 17 gennaio per celebrarlo, c’è la classica benedizione degli animali a San Pietro.
Un altro santo nonché il Santo Patrono d’Italia è San Francesco D’Assisi che si festeggia il 4 ottobre e che secondo gli studiosi è stato un amante degli animali e dell’ambiente. Un santo ecologista e animalista, quindi, che vedeva nel creato la potenza di Dio! Pare che abbia domato un lupo e che fosse in grado di parlare con gli animali.
Un altro santo, il santo protettore dei cani è San Rocco. 16 agosto è il giorno in cui si festeggia. Vissuto nella seconda metà del 1300, si narra che durante il suo pellegrinaggio da Montpellier, Francia, verso Roma, giunto a Piacenza si dovette fermare per aver contratto la peste che imperversava in Europa, e si isolò dal mondo, andando a vivere in una grotta. Il racconto continua parlando di un cane, che, tutti i giorni andava a portargli del pane. Il cane non era randagio, ma apparteneva al nobile del luogo, che un giorno incuriosito dalle uscite del cane, lo seguì e arrivando così a conoscere San Rocco; che ospitò nel suo palazzo per curarlo.
Altri santi sono: Santa Colomba, le colombe; San Giorgio e San Ippolito, i cavalli; Santa Geltrude di Nivelles, i gatti. Anche i muli hanno un loro santo: San Gerardo Maiella. E la lista potrebbe continuare.
E, poi forse nessuno lo sa, ma esiste anche un cane santo: Guinefort. Francia, intorno al 1200. Il cane per eccellenza all’epoca era considerato il levriero per il suo aspetto regale. Guinefort, il santo levriero, fu un cane che sacrificò la vita per salvare quella del figlio del padrone. Una volta sepolto, si mormora che avesse fatto miracoli ai bambini bisognosi che facevano visita alle sue spoglie. Divenne santo per acclamazione popolare non per volere dell’ufficio competente. Ovviamente.
Siamo in tempi di Covid, c’è un santo a cui raccomandarci? Certo che c’è. È sempre San Rocco che non è solo il santo dei cani ma anche delle epidemie e delle catastrofi, dei medici, dei volontari, degli invalidi, dei contagiati, dei pellegrini e degli emarginati e di molte altre categorie.