Riceviamo da Giuliana Moretti, ex consigliere comunale di Rimini, esponente di NCD oggi Alleanza Popolare.
“In questi giorni Alternativa popolare è letteralmente sbottata dinnanzi alla reale prospettiva di elezioni anticipate, utili alla smania di potere di Renzi, ragionevolmente preoccupato che gli italiani si accorgano che il paese può essere governato meglio da qualcun altro che non sia lui.
Quella che oggi si chiama AP, per ben quattro anni si è illusa che sulla smisurata bramosia di potere di Matteo potesse prevalere il senso di responsabilità e un pudore di fronte al paese.
Ora si accorge che sta accadendo il contrario e che nulla le viene riconosciuto per aver responsabilmente sostenuto il governo PD.
Lo sbarramento del 5% che i grandi partiti naturalmente sostengono, rischia realmente di spazzare via un partito che potrebbe essere tutto tranne che popolare.
Dalla nascita di NCD divenuto poi Area popolare, oggi Alternativa popolare (io stessa ho difficoltà a ricordare come si chiama al momento ) ritengo sia stato fatto un grave errore. L’errore che imputo ai livelli più alti è quello di aver abbandonato la base, di non aver provato a realizzare la promessa iniziale di far crescere un partito dal basso e di aver pensato che Renzi fosse un’assicurazione sulla vita.
Ho partecipato alla fondazione di NCD nel 2013, a livello locale vi è stata una reale mobilitazione, sono stati fondati numerosi circoli, molti dei quali anche nella provincia di Rimini . L’entusiasmo iniziale aveva coinvolto diversi giovani in un lavoro vero e interessante, ma l’attesa di un congresso che non è mai arrivato si è pian piano trasformata in delusione, così giorno dopo giorno le persone se ne sono andate.
Mi spiace dirlo ma se i dirigenti e i parlamentari di lungo corso che oggi sono delusi e arrabbiati con Renzi avessero profuso le loro risorse per costruire un vero partito popolare, forse oggi non ci sarebbe il rischio di non superare il 5%.
L’impressione che ho da tempo è che sia venuta completamente meno quella spinta ideale che arriva fino al sacrificio personale per costruire qualcosa di vero.
La domanda che ho da tempo è la seguente ? Quale alternativa abbiamo ai partiti politici ?
Oggi la democrazia sta mostrando la corda : i partiti maggiori PD, M5S, FI ci mostrano una parvenza di democrazia ma di fatto sono partiti fortemente leaderistici che impongono uomini e scelte dall’alto al basso.
Questa situazione generalizzata è molto preoccupante e riguarda ognuno di noi impegnato ogni giorno a risolvere i suoi particolari problemi quotidiani. C’è bisogno di un risveglio delle coscienze, di occuparsi tutti un po’ di più della res publica, e di uomini e donne capaci di sacrificarsi per il bene comune.
Giuliana Moretti”.