Il 5 dicembre è stata la giornata dedicata al volontariato. I volontari ci sono in molti ambiti e hanno tutti lo stesso scopo: aiutare il prossimo.
Quando si pensa a questa categoria si fa immediatamente riferimento ai volontari che prestano la loro opera in associazioni e fondazioni nate per aiutare le persone in difficoltà.
Ma c’è una categoria che è altrettanto meritevole e che spesso non viene ricordata e menzionata, e sono i volontari che operano in rifugi, canili e strutture simili.
Quando l’uomo rinuncia al suo animale, portandolo in un canile o rifugio o lo stesso ci finisce per altri motivi, i volontari sono lì, che affiancano gli operatori, spesso al freddo, sotto la pioggia, o sotto il sole cocente. Grazie ai volontari si possono organizzare eventi per far adottare gli animali, e sempre grazie a loro le strutture non sono più ai margini della società, ma diventano un punto di riferimento.
Se qualche canile ha potuto festeggiare il fatto di essere vuoto, magari per pochi giorni, lo deve al lavoro instancabile dei volontari oltre che degli operatori.
Lavorare con gli animali si sa è un lavoro duro, non ci sono né sabati né domeniche, né Natale né Pasqua, un lavoro che sarebbe più difficile se non ci fossero i volontari che sono portati a fare un po’ di tutto dai manufatti di vario genere da vendere agli eventi alla manutenzione.
Ricordiamo anche un animale se abbandonato subisce un trauma, trauma che sarebbe certamente maggiore se non ci fossero i volontari pronti dargli quell’amore di cui ha bisogno e ha lottare per lui ogni giorno perché trovi una nuova famiglia.
Spesso un evento è organizzato per aiutare un animale malato che ha bisogno di cure speciali e allora ecco i volontari farsi in quattro per lui, come per tutti gli altri.
Ma quella del volontario è soprattutto un lavoro che porta i suoi frutti nella continuità, un lavoro che viene fatto giorno dopo giorno.
Anche i volontari presso le strutture per animali sono una risorsa importante.
Giovanna Foschi
Autrice – Giornalista – Cinofila
