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Giorgio Celli: «La scimmia e l’assenza»

L’uomo è specchio della scimmia
o la scimmia dell’uomo?
Questione di punti di vista.
Per la scimmia l’uomo è una scimmia
con un eccesso di cultura.
Per l’uomo la scimmia è un uomo
con una esuberanza di natura:
La sfiducia nella storia
comporta la fiducia nella bestia
l’ontologia del nostro secolo
ha ricondotto Platone alla foresta.
Ma la scimmia non sa leggere i Dialoghi
e Platone difetta di esercizio
nella scalata sociale degli alberi.
Per tutto questo la verità ci accora:
la scimmia c’è già stata e l’uomo non c’è ancora.

Giorgio Celli (Verona, 1935 – 2011)

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