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Ginestreto: una nuova discarica per 1,6 milioni di rifiuti nella valle dell’Uso?

Dal Comitato Possibile Rimini-Valmarecchia e dall’On. Maestri Andrea, riceviamo il seguente comunicato:

A Ginestreto, nella valle dell’Uso, son già partiti i lavori per lo sbancamento per la G4, l’invaso che sembra dover accogliere dal 2020 al 2031 fino a 1,6 milioni di mc di rifiuti speciali, posto a circa 800 metri da un’altra discarica ancora operativa, la G2 ed a ridosso del rio Morsano, affluente dell’Uso, con ‘vista mare’ e a circa 2 km dalla cima di Montebello.

Il tutto sulla base di una delibera della giunta regionale dell’Emilia Romagna approvata il 5 dicembre 2016, un atto con incongruenze talmente macroscopiche da trasformare tutta l’operazione amministrativa di approvazione della G4 in una storia dai risvolti inverosimili e sconcertanti con pesanti riflessi sulla gestione del territorio e sulla ‘non tutela’ della salute dei suoi abitanti. 

Un dato, tra gli altri, appare chiaro anche ai profani. Era già stato denunciato in consiglio comunale di Poggio Torriana dalla forza di opposizione Chiave di Svolta che lo aveva ribadito anche in commissione. Si tratta dell’autorizzazione a conferire annualmente fino a 439’000 tonnellate di rifiuti non pericolosi, provenienti da tutta Italia, con deroga a triplicare i limiti ammessi per rifiuti tossici e cancerogeni (tab 5 DM 27/9/10). 

E’ un dato spropositato con importante riflesso sulla durata della discarica e su tutta l’influenza che essa determina su un vasto territorio. Potrebbe sembrare una bufala se non fosse che è scritta, nero su bianco, nel decreto della Giunta regionale. Appare ancora più sconcertante il fatto che l’atto era stato ‘attentamente’ vagliato nell’affollato tavolo della Conferenza dei Servizi appositamente operante.

Vien da chiedersi come siano possibili questi ‘errori materiali’ (che portano vantaggio a chi lucra sulla gestione dei rifiuti). Se l’enormità appare chiara anche a dei profani, come è potuta sfuggire ai tecnici regionali, ai rappresentati dei comuni, delle province e dei tanti enti che hanno partecipato alle Conferenze dei Servizi della procedura di VIA? E si parla di enti importanti: provincie di Rimini e Forlì-Cesena, dell’Unione dei comuni del Marecchia e dell’Unione dei comuni Rubicone e Mare, dei delegati di Arpa emiliano-romagnola, Ausl Romagna, Ente parco, Autorità di bacino, Soprintendenza e altri ancora, senza tralasciare il comune proponente. La marea di carte prodotte (653 pagine del provvedimento di autorizzazione) a cosa sono servite? Vien da chiedersi: il presidente della Regione Emilia-Romagna e il suo assessore alla partita Paola Gazzolo erano consapevoli che la delibera di giunta da essi approvata all’unanimità conteneva tali assurdità?

Analogo sconcerto per il comportamento dei sindaci dei comuni di Borghi, Poggio Torriana e Santarcangelo di Romagna. Il primo sembra non essersi accorto che aveva tra le mani un argomento micidiale per fermare un impianto verso cui si era dichiarato contrario, infatti il limite delle 439.600 tonnellate renderebbe quanto meno potenzialmente invivibile la sua frazione di Lo Stradone

Quanto al sindaco di Poggio Torriana con quale scrupolo ha tutelato il proprio prezioso paesaggio partecipando alle Conferenze dei Servizi? Va ricordato che questo comune ha dato l’autorizzazione paesaggistica alla realizzazione di questo scempio fino a prestare la propria area SIC per il deposito ‘temporaneo’ di una parte del terreno da sbancare per realizzare una vera e propria ‘diga di immondizia’ proprio in faccia alla cima turistica di Montebello ed al Castello di Azzurrina. E pensare che il consiglio comunale si era dichiarato contrario. Quale coerenza è stata usata? 

Ed infine, Santarcangelo di Romagna: come è possibile che non abbia ritenuto di fare qualche breve conto sul reale passaggio di automezzi pesanti per il suo periferico quartiere di San Bartolo. Altro che il 10% in più come lamentato nelle loro osservazioni.

Il futuro del nostro territorio è a forte rischio. I cittadini devono sapere come vengono usati i voti che questo tipo di politici sanno rastrellare così bene nelle campagne elettorali. Comunque non sono soli: la battaglia continua!

Comitato Possibile Rimini-Valmarecchia

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