Cerca
Home > Primo piano > GIMBE: “A Rimini +217,1% nuovi casi covid in una settimana”

GIMBE: “A Rimini +217,1% nuovi casi covid in una settimana”

Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 3-9 marzo 2023, rispetto alla precedente, una diminuzione di nuovi casi (23.963 vs 26.658, pari a -10,1%) e una diminuzione dei decessi (216 vs 228, pari a -5,3%). In calo anche le persone in isolamento domiciliare (141.005 vs 144.636, -3.631, pari a -2,5%), i ricoveri con sintomi (2.962 vs 3.297, -335, pari a -10,2%) e le terapie intensive (104 vs 137, -33, pari a -24,1%). “Dopo l’aumento di due settimane fa- dichiara il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta- prosegue il calo (-10,1%) dei nuovi casi settimanali, che rimangono comunque ampiamente sottostimati. Da oltre 26mila nella settimana precedente sfiorano quota 24mila, con una media mobile a 7 giorni di 3.423 casi al giorno”. I nuovi casi aumentano in 4 regioni: dal +3,8% della Lombardia al +23,7% della provincia autonoma di Trento. In calo le restanti 17 regioni: dal -2,1% del Friuli Venezia Giulia al -51,6% della Valle d’Aosta. In 37 province si registra un aumento dei nuovi casi: dal +0,7% di Verona al +217,1% di Rimini. Nelle restanti 70 province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -1,2% di Salerno al -48,2% di Aosta). Si registra un calo del numero dei tamponi totali (-10,4%): da 533.212 della settimana 24 febbraio-2 marzo a 477.908 della settimana 3-9 marzo. In particolare, i tamponi rapidi sono diminuiti dell’11% (-45.888) e quelli molecolari dell’8,1% (-9.416). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività si riduce dal 4,4% al 4,3% per i tamponi molecolari e dal 5,2% al 5,1% per gli antigenici rapidi.

“Sul fronte degli ospedali – afferma il direttore operativo della Fondazione Gimbe, Marco Mosti – cala il numero dei ricoveri sia in area medica (-10,2%) che in terapia intensiva (-24,1%)”. In termini assoluti, i posti letto Covid occupati in area critica, raggiunto il massimo di 148 il 28 febbraio, sono scesi a 104 il 9 marzo; in area medica, raggiunto il massimo di 3.331 il 23 febbraio, sono scesi a 2.962 il 9 marzo. Al 9 marzo il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 4,7% in area medica (dall’1,1% del Molise al 14,2% dell’Umbria) e dell’1% in area critica (dallo 0% di Basilicata, Marche, provincia autonoma di Trento e Valle d’Aosta al 2,6% di Emilia Romagna e Molise). “In diminuzione gli ingressi giornalieri in terapia intensiva- precisa Mosti- con una media mobile a 7 giorni di 12 ingressi/die rispetto ai 17 della settimana precedente”. Diminuiscono i decessi (-5,3%): 216 negli ultimi 7 giorni, con una media di 31 al giorno rispetto ai 33 della settimana precedente. Al 10 marzo (aggiornamento ore 6.20) sono 8,61 milioni le persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui 8,29 milioni attualmente vaccinabili, pari al 13,9% della platea (dall’11,2% della Toscana al 26,3% della provincia autonoma di Trento) e 0,32 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da Covid-19 da meno di 180 giorni, pari allo 0,5% della platea (dallo 0,2% della Sicilia all’1,1% del Friuli Venezia Giulia). Al 10 marzo (aggiornamento ore 6.20) sono 8,51 milioni le persone che non hanno ancora ricevuto la dose booster, di cui 7,66 milioni possono riceverla subito, pari al 15,6% della platea (dall’11,6% del Piemonte al 22,5% della Sicilia) e 0,85 milioni non possono riceverla nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni, pari all’1,7% della platea (dallo 0,5% della Valle d’Aosta al 3,4% del Veneto)

La platea per il secondo richiamo (quarta dose), aggiornata al 17 settembre 2022, è di 19,1 milioni di persone: di queste, 12,2 milioni possono riceverlo subito, un milione di persone non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 6 milioni l’hanno già ricevuto. Al 10 marzo (aggiornamento ore 6.20) sono state somministrate 5.977.406 quarte dosi, con una media mobile di 926 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 1.370 della scorsa settimana (-32,4%). In base alla platea ufficiale (19.119.772, di cui 13.060.462 over 60, 3.990.080 fragili e immunocompromessi, 1.748.256 di personale sanitario e 320.974 ospiti delle Rsa che non ricadono nelle categorie precedenti), il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 31,3% con nette differenze regionali: dal 14% della Calabria al 45,2% del Piemonte. La platea per il terzo richiamo (quinta dose), aggiornata al 20 gennaio 2023, è di 3,1 milioni di persone: di queste, 2,5 milioni possono riceverlo subito, 0,2 milioni non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 0,5 milioni l’hanno già ricevuto. Al 10 marzo (aggiornamento ore 6.20) sono state somministrate 489.861 quinte dosi, con una media mobile di 693 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 1.094 della scorsa settimana (-36,6%). In base alla platea ufficiale (3.146.516, di cui 2.298.047 over 60, 731.224 fragili e immunocompromessi, 117.245 ospiti delle Rsa che non ricadono nelle categorie precedenti), il tasso di copertura nazionale per le quinte dosi è del 15,6% con nette differenze regionali: dal 5,6% della Campania al 29,6% del Piemonte.

(Agenzia Dire)

Ultimi Articoli

Scroll Up