Due rasoiate al cielo
e l’afa irrancidita,
squarciata, è furia, sferza,
acqua gelata, vita.
Muore esausto agosto,
sventrato dallo squarcio;
nasce settembre: è fresco,
madido, nuovo. Scroscio
mirabile, concedi
tanto spedito spasmo
siccome al macro al micro –
anch’esso esausto – cosmo.
Gilberto Sacerdoti (Padova, 1952)