Stefano Giannini, “in qualità di Sindaco di Misano e segretario Provinciale del Pd Rimini”, ha rilasciato una dichiarazione sulla vicenda della mancata trascrizione dei due bambini di coppia gay a Coriano:
«Il Sindaco di Coriano Domenica Spinelli – scrive Giannini – ha sbagliato a “sospendere” la trascrizione nei registri di stato civile e all’anagrafe del suo Comune (così si legge dalla stampa) dei due bambini della coppia omosessuale di Coriano, in attesa che ci sia un chiarimento normativo del Parlamento, o peggio ancora, come ha dichiarato la Spinelli, “in attesa di un parere da parte del Ministro degli interni Matteo Salvini”».
«Il Ministro dell’interno non ha alcuna competenza sui due bambini e peraltro in queste settimane è soprattutto impegnato a dar calci nel sedere ai “negri” e alle ONG, con le tragiche conseguenze in mare che purtroppo abbiamo visto, piuttosto che a pensare a questo».
«I bambini vanno tutelati prima di tutto e indipendentemente delle valutazioni circa il comportamento legale o meno degli adulti che li hanno portati dagli Stati Uniti, perché la loro mancata registrazione all’anagrafe e allo stato civile li rende estranei al nostro ordinamento».
«I bambini in questione esistono, sono in carne e ossa, abitano a Coriano, e hanno diritto ai servizi a favore dell’infanzia, hanno diritto ad avere un pediatra e all’assistenza sanitaria piena, tutti diritti di cui non potranno usufruire se rimangono (in attesa del parere di Salvini? suvvia, siamo seri) “tra color che son sospesi”. Va aggiunto che hanno dei diritti anche e soprattutto nei confronti di coloro che li hanno portati a Coriano dagli USA, diritti che non potranno essere effettivi se non vengono registrati».
«Che non ci sia un quadro normativo preciso non può essere la scusa per sospendere la registrazione, anche perché c’è un chiaro orientamento giurisprudenziale, anche della Cassazione, che riconosce appunto il diritto alla trascrizione nei registri di stato civile e all’anagrafe “nel preminente interesse del minore”».
«Del resto, se il Dpr. 396 del 2000 che disciplina all’art. 18 i casi di intrascrivibilità, stabilisce che gli atti formati all’estero non possono essere trascritti se sono contrari all’ordine pubblico. (inteso come insieme dei principi costituzionali e quelli generali e fondamentali dell’intero assetto ordinamentale italiano), proprio qualche settimana fa la Cassazione, con l’ordinanza l’ordinanza 14007, esclude che sia contraria all’ordine pubblico la trascrizione in Italia di atti esteri riguardanti analoga situazione».
«Quanto alla cosiddetta stepchild adoption la Cassazione ha ritenuto meri pregiudizi i timori per le possibili ripercussioni negative sul piano della crescita e dell’educazione dei bambini conviventi con coppie omosessuali e ha negato che l’orientamento sessuale della coppia possa interferire sul giudizio di idoneità dell’individuo ad assumersi la responsabilità di genitore. E questa è anche la linea del Partito Democratico».
«Del resto la Legge Cirinnà, che finalmente ha riconosciuto le Unioni civili indipendentemente dal sesso (pur differenziando espressamente tale istituto dal matrimonio che invece è riconosciuto dall’apposito art. 29 Cost.), al fine di assicurare l’effettivita’ della tutela dei diritti e il pieno adempimento degli obblighi derivanti dall’unione civile tra persone dello stesso sesso, sancisce l’applicabilità alle unioni civili di tutte le disposizioni “che si riferiscono al matrimonio”, ovunque ricorrono nelle leggi. Ed il riferimento normativo costituzionale principale, che se per il matrimonio è l’art. 29, per le Unioni civili non può che essere l’articolo 3 della Costituzione, cioè quello della non discriminazione e dell’uguaglianza di diritti di tutti indipendentemente dalla razza, dalla religione, dal sesso».
«Altro è il tema, della gravidanza per conto di terzi: la Spinelli, che lo tira in ballo per giustificare la sua scelta, è contraria; ma anche il Pd è contrario, per citare Anna Finocchiaro, valente parlamentare del PD, referente per tali questioni, “al mercimonio dell’utero” quale forma di sfruttamento della donna. Ma questo riguarda i comportamenti dei due adulti che hanno richiesto la trascrizione. Se un Sindaco ritiene che ciò costituisca un reato riferisca, quale Ufficiale di Governo, alle autorità competenti; ma i bambini in questione che ora si trovano a Coriano devono comunque avere gli stessi diritti degli altri bambini di Coriano, non uno di meno».
«Quindi la Spinelli, e se vuole essere un Sindaco civico quale si dichiara, cioè il Sindaco di tutti i cittadini, dia retta: lasci perdere Salvini, che (purtroppo) in altre faccende è ora affaccendato, e trascriva nei registri di anagrafe e di stato civile i bambini in questione che sono bambini di Coriano come tutti gli altri».
E’ superfluo aggiungere – conclude Giannini – che vicende come queste andrebbero gestite con riserbo e moderazione mediatica».