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Gianfreda (Rimini Attiva): “A Rovereta ormai un vero casinò, l’Italia non dice niente a San Marino?”

Kristian Gianfreda, consigliere comunale di Rimini Attiva, chiede come sia possibile che a Rovereta, nella Repubblica di San Marino e a pochi metri da confine con l’Italia, sia sorgendo un «vero e proprio casinò» quando invece gli accordi fra il Titano e il nostro paese lo impedirebbero.

«Nelle ultime settimane – scrive Gianfreda in un comunicato – gira con una certa insistenza la voce che proprio nel week end natalizio, la casa da gioco ubicata a Rovereta di San Marino, a un passo dal confine italiano e riminese, aprirà nuove sale per roulette, con croupier e tutto quanto prevede l’esercizio. Ora, se fosse vera questa indiscrezione che- ripeto- corre da più canali, qualche domanda pubblica andrebbe sollevata, soprattutto per avere altrettante risposte e chiarimenti pubblici. La prima domanda è di ordine politico: la giusta battaglia che stanno portando avanti molti Comuni italiani contro il business del gioco d’azzardo attraverso il contrasto amministrativo al proliferare incontrollabile di slot machine, penso nell’ambito di cui sono direttamente a conoscenza a Rimini e a Cattolica e alla stessa Regione Emilia Romagna, non rischia di apparire velleitaria se a due passi uno Stato estero permette alla luce del sole attività proibite a pochi metri?».

«Mi chiedo quanto sia efficace la nuova legislazione regionale, e conseguenti mappature comunali, per limitare il gioco compulsivo dai centri sensibili delle città quando un vero e proprio casinò risiede a un quarto d’ora d’auto. Poi c’è un’altra questione sulla quale sarebbe importante avere una risposta precisa. I rapporti tra lo Stato Italiano e quello della Repubblica di San Marino sono regolamentati da una serie di accordi bilaterali, la cui matrice risale all’Accordo aggiuntivo alla Convenzione di amicizia e buon vicinato tra i due Stati, siglata nel 1953. Ora, in quel’accordo, all’articolo 47 comma 4, è definito l’impegno dello Stato sammarinese a ‘non permettere sul proprio territorio l’impianto o l’esercizio di case da gioco o di altri centri del genere comunque denominati, nei quali si svolgano giuochi d’azzardo’. E’ intervenuta qualche modifica a questo accordo in questa parte? E se sì quando? Sarebbe importante che anche i parlamentari italiani e gli stessi organismi statali decentrati chiedessero informazioni a Roma su un argomento che non è per nulla secondario ma che governa la vita (e purtroppo le ossessioni) di tante e troppe persone, anche nella nostra provincia. Io credo che gli approfondimenti vadano fatti in tempi rapidi, tanto più se fosse confermata la notizia che quest’anno il Natale, sul confine di San Marino, verrebbe atteso e festeggiato lanciando una pallina su una ruota. Buon Natale, rien ne va plus».

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