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Gessica, lettera aperta di Nuovo Umanesimo all’Ordine dei Giornalisti

Il Gruppo “Nuovo Umanesimo” di Rimini ha inviato una lettera aperta al Presidente dell‘Ordine di Giornalisti dell’Emilia Romagna, Antonio Farnè:

Gentile Presidente,

la finalità che ci proponiamo è la richiesta di dialogo con l’Ordine che presiede in relazione a un argomento che ci sta molto a cuore. Siamo un gruppo di cittadini che si è dato alcune priorità, anche nella formazione civile e politica, riassunte nel titolo che abbiamo prescelto: NUOVOUMANESIMO a Rimini.

Alcuni di noi firmatari/e sono professionisti/e, pubblicisti/e, riconosciuti/e, associati/e dall’Ordine dei Giornalisti che lei rappresenta, ma non solo. Intendiamo dirle che saremmo maggiormente orgogliosi/e di condividere oneri e onori, codice deontologico compreso, qualora avessimo la certezza che il nostro Ordine e i nostri colleghi uomini e donne, professionisti della RAI in particolare, trattassero le notizie, politiche e di cronaca, con rispetto e correttezza, ideale e sostanziale. Sempre.

A mo’ di esempio partiamo da un caso che si è verificato col servizio di apertura trasmesso sabato 28 gennaio 2017 sul TGR dell’Emilia-Romagna, ore 19.30 a firma Fulvio Migliaccio, sull’Assemblea degli Amministratori del Partito Democratico, in svolgimento a Rimini in quelle ore.

Durante l’intensa giornata di lavori, con il saluto di benvenuto del Sindaco di Rimini Andrea Gnassi e di Matteo Ricci, sono intervenuti su temi specifici amministratori giovani ed anche più esperti, con argomenti importanti per le città, i paesi dell’Italia, i cittadini. Molti i politici noti tra deputati, ministri etc., tra i quali Stefano Bonaccini, presidente della nostra regione.

E’ a ridosso della sua intervista che il giornalista autore del servizio, durante il parlato, ha pubblicato l’immagine di Gessica, la giovane donna riminese che ha subito l’aggressione con l’acido, alla quale il Sindaco di Rimini in un inciso durante il proprio intervento, aveva inviato un simbolico abbraccio. Ben due le immagini trasmesse: di lei sola e di entrambi in fotografia patinata, così come uscivano su facebook a scopo pubblicitario e d’immagine. Gessica, prima di essere aggredita con l’acido, anche abbracciata al “prestante” uomo di Capoverde (modello anch’egli) che l’ha sfigurata.

Lei Presidente sa certamente che un vasto movimento di opinione di donne e uomini, tra i quali giornalisti, persone di cultura, psicologi e psicoanalisti, chiedono da tempo ai media di non pubblicare foto di donne che hanno subito violenza insieme ai loro ex… diventati abusanti. Le immagini dei momenti felici in cui ancora (forse) non capivano con chi avessero a che fare. Poiché significa “spacciare” per amore relazioni già malate che infine culminano in atti violenti, inflitti da uomini apparentemente “normali” che non accettano la volontà di una donna: il risultato è un messaggio fuorviante e ambiguo dal tono di rassicurante normalità. Tanto più in questo caso, data l’inconsistenza del contesto – a parte Rimini quale luogo di provenienza di Gessica – in un occasione tutta politica e quando la vicenda di cronaca nera, già passata e ripassata al TGR Emilia-Romagna con le stesse immagini, non aveva più alcuna finalità informativa.

Le sottoponiamo, certi/e che vorrà occuparsene, l’obiettivo che ci prefiggiamo: formare gli associati riconosciuti quali professionisti accreditati all’Ordine, a manifestare maggiore attenzione e consapevolezza nell’utilizzo di messaggi che facilmente confondono “l’apparenza” di amore con il rispetto che contraddistingue i sentimenti autentici, basati su condivisione ed eguaglianza, non certamente sulla prepotenza che conduce alla violenza. Tuttavia ciò non può essere comunicato da una fotografia… e allora forse sarebbe meglio evitare la cronaca nera dove certe citazioni non c’entrano?

Nell’attuale società dell’immagine noi tutti sappiamo quanta cautela mediatica occorra nel comunicare, soprattutto se a farlo è il servizio pubblico: la RAI che noi tutti cittadini contribuiamo a finanziare e costruire giorno dopo giorno. Affinché non si corra il rischio di confondere e suggestionare negativamente persone già fragili che per formazione e cultura accettano, o non riconoscono in tempo, comportamenti patologici violenti.

Alleghiamo una considerazione che condividiamo del Codice Deontologico dei Giornalisti.
“Verità, correttezza e rispetto delle persone. Tre principi che non possono essere dimenticati o messi da parte in nome della concorrenza, della fretta per arrivare primi o dell’espandersi di nuove e più penetranti tecnologie. Il giornalista ha il dovere di esercitare il suo senso critico, di sottoporre al vaglio della ragione gli eventi quotidiani, fermandosi a riflettere per cercare di capire. I giornalisti non sono testimoni muti del loro tempo, ma è solo diventando voci critiche che realizzano il valore più alto della professione che hanno scelto di svolgere: un mestiere che è al servizio degli altri, soprattutto dei più deboli, altrimenti non ha ragione di esistere”.

Porgiamo le più vive cordialità, certi voglia accogliere la nostra richiesta e raccomandazione.

(a seguire i nomi delle persone che aderiscono e condividono il contenuto di questa missiva):
Gli amministratori responsabili di NUOVOUMANESIMO a Rimini sono: Manuela Fabbri – Rimini (creativa, giornalista pubblicista) e Lucio Gobbi – Rimini (dottorando in Economia Università di Trento). Con Tiziano Arlotti – Rimini (deputato Pd, giornalista pubblicista). Insieme alla redazione del gruppo: Lorella Camporesi – Rimini (insegnante, dirigente scolastico), Giuseppe Prosperi – Rimini (già insegnante e dirigente scolastico), Francesco Bragagni – Rimini (avvocato, segretario provinciale Psi), Luca Randi – Rimini (insegnante, ingegnere), Alberto Ravaioli – Rimini (medico, già sindaco di Rimini), Marco Zaoli (urbanista, docente universitario).

A cui si aggiungono: Cinzia Bauzone – Riccione (consigliere comunale, capogruppo Pd, giornalista pubblicista), Giovanni Benaglia (commercialista), Giorgia Bellucci – Rimini (impiegata, consigliere comunale Pd), Claudio Cardelli – Rimini (fotografo scrittore, presidente associazione Italia-Tibet), Thomas Casadei – Forlì (docente universitario e scrittore di diritti), Luca Casali – Rimini (musicista, biologo ambientalista), Leonardo Montecchi – Rimini (psicoanalista, direttore scuola di prevenzione Josè Bléger), Jole Pelliccioni – Riccione (già insegnante e dirigente scolastico), Matteo Petrucci – Rimini (pubblicista, consigliere comunale Pd), Ilaria Raimondi – Rimini (impiegata pubblica, dottorata in filosofia), Paolo Randi – Bagnacavallo (medico di base), Vincenzo Sciusco – Rimini (impiegato, segretario Giovani Democratici), Marco Tonti – Rimini (presidente Arcigay “Alan Turing”), Nives Vaselli – Cattolica (già operatore consultorio pubblico, sessuologa e psicologa).

NB: Queste prime firme sono raccolte attraverso il passaparola nel nostro gruppo (chiuso semplicemente per garantire le regole di rispetto reciproco e civiltà). NUOVOUMANESIMO a Rimini adotta modalità di comunicazione che incentivano la partecipazione, sia virtuale che reale, di persone di sinistra, iscritti e simpatizzanti che hanno interesse a offrire il proprio contributo di: “Prospettive critiche di ecologia politica, sociale e ambientale. Per il Partito Democratico di Rimini”.

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