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A Gemmano una delle più belle sculture di Elio Morri

Solo pochi sanno che a Gemmano è collocata una delle opere più belle del noto scultore riminese Elio Morri. Si tratta dell’Uomo con il petto squarciato, monumento ai caduti di tutte le guerre, realizzato fra il 1961 e il 1962 e inaugurato nel giugno del 1962.
Elio Morri, nato a Rimini il 3 maggio 1913 e morto a Rimini il 14 gennaio 1992, è stato uno scultore e medaglista, autore di numerose opere della prima metà del XX secolo.

Elio Morri

Elio Morri

Di lui, definito uno degli artisti riminesi più significativi, si tenne a Rimini nel 2014 una mostra curata da Giulia Palloni, nell’ambito della 1° Biennale del disegno di Rimini, la kermesse internazionale ideata, promossa e realizzata da Massimo Pulini, artista, storico dell’arte e assessore alla Cultura del Comune.

L’Uomo dal petto squarciato è scaturito sicuramente dal “nido delle idee”, disegni eseguiti da Morri su ogni tipo di materiale cartaceo reperibile sul momento, e supporto occasionale per gettare giù lo spunto dal quale poi potrà venir fuori una scultura. Il “nido delle idee” è stato anche il sottotitolo della Biennale.

"L'uomo col petto squarciato", la scultura di Elio Morri presso le mura di Gemmano

“L’uomo col petto squarciato”, monumento ai caduti di tutte le guerre posta presso le mura di Gemmano

Nell’arco della sua lunga carriera Morri ha spaziato su le diverse correnti artistiche rimanendone in qualche modo contaminato, ma sempre libero per la ricerca e il rinnovamento. Pur impiegando materiali tradizionali come il bronzo, il legno, la pietra, il gesso, la ceramica, il cemento, non disdegnava il piombo e altri, francamente inusuali, come le reti metalliche e il cartone da imballaggio. È formidabile il suo Papa Montini realizzato, appunto, con materiali di imballaggio. Non mancano i “modellini” dei monumenti e le medaglie con i relativi bozzetti. La medaglistica è un’altra disciplina nella quale Morri eccelleva, forte della frequentazione nel 1937 della Scuola dell’arte della medaglia della Zecca di Stato di Roma, sotto la guida di Giuseppe Romagnoli.

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Elio Morri descrive la sua opera alle autorità durante l’inaugurazione del giugno 1962

Dello scultore riminese Elio Morri hanno scritto nel 1993 Pier Giorgio Pasini e Giordano Viroli nel libro “Le sculture di Elio Morri”, edito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini ; nel 1996 Pier Giorgio Pasini con Luciano Liuzzi , “Nello studio di Elio Morri”, Rimini, Ramberti Arti grafiche; nel 2014 nel bel catalogo della mostra, Manlio Masini e Giulio Zavatta, Giulia Palloni “Preludio alla scultura. I disegni di Elio Morri”, Raffaelli Editore, Rimini.

Riziero Santi

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