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Galliani a Riccione: “In Lombardia e Veneto va meglio che qui”. E arrivano i tifosi milanisti

Il senatore​ Adriano Galliani è intervenuto oggi a Riccione a un incontro pubblico organizzato da Forza Italia per sostenere i candidati azzurri in vista delle Elezioni Regionali del 26 gennaio.

L’incontro, a cui ha partecipato più di un centinaio di persone, tra cui anche alcuni tifosi milanisti, è iniziato con i saluti del Coordinatore Provinciale Giulio Mignani​ e di quello di Riccione, ​Ivano Batani.

Il Senatore ha dapprima riassunto la sua storia personale e professionale che lo lega da 40 anni a ​ Silvio Berlusconi​, con il quale ha condiviso le sue “4 vite”, che lo hanno portato ad essere costruttore, imprenditore della televisione, presidente del Milan e leader politico.

Il senatore Galliani ha aperto confrontando la situazione dell’Emilia-Romagna raffrontandola con quella delle regioni confinanti, storicamente governate dal centrodestra, come il Veneto e la Lombardia. “In queste Regioni, comparabili alla nostra per dimensione e vicinanza geografica – riferisce la nota di Forza Italia – le cose vanno meglio, nonostante in Emilia Romagna ci si vanti della situazione economica. Le tasse locali sono più alte, così come sono più cari e di minore qualità i servizi e altri indicatori economici (​come l’export verso la Cina, ad esempio ​) fanno segnare una battuta d’arresto”.

“Inoltre – prosegue il comunicato – la Regione ha un inaspettato avversario proprio nel Governo Giallo-Rosso, di
cui il PD fa parte! La Plastic Tax colpisce infatti un comparto strategico per la Regione e la Sugar Tax addirittura l’unico zuccherificio ancora presente in Italia. Inoltre da Palazzo Chigi ci è avversione nei confronti dell’autonomia fiscale da cui l’Emilia Romagna trarrebbe indiscussi vantaggi.Perchè quindi votare Forza Italia? Perchè il centrodestra ha provato in maniera inconfutabile di saper governare meglio del centrosinistra. Quello stesso centrosinistra che ora governa con un Movimento 5 Stelle che ha fatto perdere credibilità al nostro Paese, oltre ad avere promosso riforme liberticide come quella sulla prescrizione”.

Hanno poi preso la parola i candidati, a partire da ​Cinzia Salvatori che ha duramente attaccato il consociativismo e lo statalismo del PD che sono, dopo 50 anni, diventati un gioco che opprime le iniziative di sussidiarietà di cui avremmo
bisogno. Andrea Dionigi Palazzi ha ribadito che la Regione va bene non grazie, “ma nonostante il PD: sono i nostri concittadini che tutte le mattine si alzano e vanno a lavorare, l’autentica fortuna della nostra regione”.

Sulla stessa linea ​Nicola Marcello, che punta il dito contro “la struttura di tipo verticistico del centrosinistra che da decenni occupa tutte le posizioni e le strutture di controllo, dalle cooperative “fino alle bocciofile”, allo scopo di controllare politicamente il territorio”.

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