Scorrendo i commenti sotto il suo post su Facebook appare un auto-elogio in cui la pentastellata si complimenta da sola per essere una vera «signora» della politica ed aver rifiutato di farsi intervistare da un gruppo di giornalisti. Momenti di imbarazzo per Carla Franchini, candidata per il Movimento 5 Stelle nel collegio uninominale del Senato Rimini – Cesena, la cui ‘gaffe social’ non è sfuggita alla rete, che ha iniziato subito a deriderla per le sue parole di autocompiacimento e a riempire il post di commenti del tipo «Credo si sia dimenticata di accedere dall’account che usa per farsi i complimenti da sola» o «Ammazza che figuraccia».
Ma lei ribatte: «Non sono stata io a scrivere, sporgerò denuncia: la mia pagina Facebook vittima di un attacco hacker».
Il fatto risale a mercoledì, quando la grillina pubblica sul proprio profilo uno status nel quale spiega di aver incontrato un gruppo di giornalisti e di vare resistito alla tentazione di farsi intervistare. «Mi hanno chiesto intervista. Ho declinato. Dicendo che, in quanto candidata al Senato, non sarebbe stato corretto nei confronti dei miei competitor. E poi gli ho scattato una foto!».
Fin qui ancora tutto nella norma. Ma leggendo i commenti sotto balza subito agli occhi un commento rilasciato dalla stessa Carla Franchini in cui si compiace da sola per quanto fatto e lancia una frecciatina alle forze politiche di opposizione. «…..sei una signora…..peccato che gli altri che sono semplici politicanti non ci arriveranno mai. #sei sportiva».
Ed ecco che scoppia il caos. Gli utenti del social di Zuckenberg le fanno subito notare la svista rilasciando commenti sotto il post in cui la prendono in giro o accusandola di usare un profilo Fb falso per auto-complimentarsi. La Franchini, per fermare questa ondata derisoria cancella così il post, e il giorno dopo pubblica una lunga dichiarazione su Facebook puntualizzando di non essere stata lei a scrivere il commento e di essere stata vittima di gravi offese.
«Non sono stata io a scrivere, sporgerò denuncia: la mia pagina Facebook vittima di un attacco di haters». La candita 5 Stelle spiega che è stato un suo collaboratore che «mi aiuta gentilmente, e gratuitamente, a gestire la pagina Facebook rilanciando i miei post, co-editor della mia pagina, credendo di essere sulla propria pagina Facebook anziché sulla mia funzione di editor» a pubblicare il post ‘incriminato’.
«Il mio collaboratore era convinto di pubblicare il post con il proprio nome. Ma così no è. Sulla mia pagina appare quindi un post di autocompiacimento, a mio nome, di cui non ero assolutamente al corrente, essendo a quell’ora impegnata in un incontro a Cesena in Coldiretti».
«Dopo pochi minuti la mia pagina Facebook è stata oggetto di un attacco haters, ossia un gruppo organizzato attivo sui social, che ha inondato la mia pagina di commenti e immagini raccapriccianti, rappresentanti teste mozzate, animali scuoiati, visi sfigurati e simili oscenità. Nel contempo una testata online fa un intero pezzo che titola “Rimini, candidata M5S si complimenta con se stessa su Facebook”». Da qui la decisione di Carla Franchini di sporgere denuncia alla polizia.
Molti i riminese che le esprimono la loro solidarietà diversi, tra cui volti politici anche di schieramenti opposti. Tra questi gli assessori di Rimini Jamil Sadegholvaad e Mattia Morolli e il responsabile per Rimini della lista PiùEuropa Samuele Zerbini.
Oggi Carla Franchini, sempre su Facebook, ha poi ironizzato: «Cari amici, se avete letto i giornali saprete che io tutte le mattine mi sveglio, prima faccio un po’ di palestra, perchè si sa #sonosportiva, e poi mi guardo allo specchio e mi faccio dai 2 ai 5 complimenti da sola! Alcuni li scrivo pure su facebook! Fantastico! Il commento certo che esiste! Qualcuno lo ha scritto davvero, benchè non sia stata io, che neppure sapevo nulla! E questo sarebbe anche semplicissimo da provare e potrei farlo in ogni momento (in facebook è tutto tracciato) . Avrei potuto chiedere a chi lo ha scritto di rendere una dichiarazione (e lo avrebbe fatto) .»
Invece, ribadisce la candidata al Senato, «non l’ho fatto e neppure lo farò, perchè funziona così. Ci si assume la responsabilità anche degli errori altrui. Io sono fatta così. E colui che ha scritto “sei una signora” lo ha fatto perchè questo lo pensa davvero, e lo pensa perchè mi conosce da una vita. Ed io – anche se ha commesso un errore – lo devo comunque ringraziare per tutto quello che ha fatto con me fin qui. E così devo ringraziare tutti gli amici – tantissimi – che mi hanno aiutato. Amici straordinari che mi hanno dato una forza incredibile. Amici che ho ritrovato. Senza di loro io non ce l’avrei fatta. Non mi importa assolutamente nulla che i giornali oggi mi abbiano dedicato le prime pagine (anche loro mi conoscono e sanno benissimo che non lo avrei fatto mai. E neanche ce l’ho con loro)».
Non manca poi un attacco al PD. «E concludo dicendo che ora potrei essere arrabbiata e potrei anche scrivere molte cose di questa campagna elettorale. Potrei spiegare le ragioni dei mancati confronti. Ma se lo facessi finirei per essere come Giannini e la Vescovi. Ma diventerei quella che non sono mai stata e come non voglio mai essere. Vincere le elezioni lo vogliono tutti, ma non è abbastanza per rinunciare ai valori in cui credo e con i quali sono cresciuta.».