“Apprendiamo dalla stampa dell’atto di trascrizione dei figli di una famiglia omogenitoriale di Gabicce Mare, il comune marchigiano ai confini con la Romagna“. Marco Tonti, presidente dell’Associazione Arcigay “Alan Turing” di Rimini esprimere grande sodisfazione per questo atto, “a riprova del fatto che si sta sgretolando il muro di ghiaccio di chi contrasta la serenità delle famiglie omogenitoriali“. Lo stesso caso si è verificato infatti pochi giorni fa a Torino, dove la sindaca Chiara Appendino ha trascritto all’ufficio dello stato civile dell’anagrafe della città piemontese i figli di tre coppie omogenitoriali.
“Questi riconoscimenti devono avvenire dai comuni più importanti come quello di Torino fino a quelli più piccoli, – spiega il presidente di Arcigay Rimini – proprio come è successo per le unioni civili dove si vedeva speso tutto il paese partecipare alla cerimonia. La piena cittadinanza e dignità di figlie e figlie delle famiglie omogenitoriali deve essere garantita ovunque”.
“Le parole del sindaco Pascuzzi (sindaco Gabicce, ndr) sono molto apprezzabili – prosegue Marco Tonti – perché indicano profonda convinzione e consapevolezza in questo gesto, e sono parole che aggiungono dignità umana a un atto formale parlando di “atto di civiltà” e di “una nuova famiglia che si è formata”. Ci auguriamo che questa consapevolezza filtri nel cuore degli altri sindaci italiani, e siamo fieri che questo gesto di apertura sia avvenuto nel territorio di una riviera che conferma l’apertura culturale e umana che ci ha resi famosi nel mondo”.