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Futuro Verde: “Energia. Serve un mix e l’eolico non è la grande minaccia al panorama adriatico”

Le uniche armi che ci piacciono sono quelle contro il cambiamento climatico. Noi di Futuro Verde pensiamo che il sentire comune ormai sia estremamente favorevole allo sviluppo dell’energie rinnovabili in tutte le sue forme. Parliamo al plurale – scrivono in una nota Futuro Verde per Rimini e Bellaria Igea Marina – perché oramai è chiaro quanto ogni tecnologia sia necessaria a costruire quell’indipendenza energetica alla base del nostro prossimo futuro. Ci ripetiamo, ma è bene ribadirlo ogni volta che se ne ha l’occasione: solo componendo un mix delle fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, idroelettrico…) potremo soddisfare la richiesta di un mondo affamato di energia. 

Il mondo degli ambientalisti – prosegue la nota – non è spaccato a metà. L’eolico non è visto come la grande minaccia al nostro panorama adriatico. Ricerche affidabili hanno stabilito chiaramente cosa ne pensano i turisti, e oltre il 20% verrebbe più volentieri a Rimini se ci fossero le pale eoliche. Ci sono certamente diverse criticità, oltre a quella paesaggistica, e tutte devono essere considerate con attenzione, senza saltare passaggi fondamentali e con le rassicurazioni necessarie. La transizione non è indolore, e richiede elasticità e capacità di adattamento, come sempre nella storia dell’umanità. Quello che conta è l’obiettivo a cui tendiamo con forza, che raggiungeremo anche grazie al cambiamento culturale che stiamo vivendo. 

Dobbiamo procedere in fretta – continua la nota di Futuro Verde per Rimini e Bellaria Igea Marina – e dobbiamo farlo bene. D’altronde la questione ambientale non nasce ieri, e c’è stato tutto il tempo per ricerche e studi scientifici ben ponderati sulle cause e sulle possibili soluzioni al disastro climatico, quindi siamo sicuri di non dire niente di azzardato quando esortiamo il governo (oppure i decisori) a prendere in mano il tema della transizione ecologica e a dotarci di strumenti che ci supportino nella conquista dell’indipendenza energetica. Un altro tema importante è quello della povertà energetica, emerso in modo drammatico in seguito alla guerra in Ucraina. Le bollette rincarano, e non tutti hanno la possibilità di installare il fotovoltaico o altri impianti di questo tipo. Che fare allora? C’è una risposta e sono le Comunità Energetiche, raggruppamento di piccoli e piccolissimi produttori di rinnovabili, in rete fra loro. Manca solo l’ultimo scalino legislativo e poi saranno realtà. 

Il dibattito, a Rimini, si concentra sul parco eolico offshore. E’ comprensibile e Futuro Verde è assolutamente a favore di questo come di altri progetti simili che mirano ad aumentare velocemente e in larga misura la nostra produzione interna di energia pulita. Ma la “tempesta perfetta” che ha portato agli aumenti elevatissimi del costo del gas prima e dell’energia elettrica poi ci mettono di fronte a un mondo che cambia, e rendono palese come diventi pericoloso dipendere, per il proprio sostentamento energetico, da altri paesi. Così come rispondere all’emergenza energetica attuale rispolverando trivellazioni, centrali a carbone e gas – conclude la nota di Futuro Verde per Rimini e Bellaria Igea Marina –. Non è questa la strada. Dobbiamo recuperare il tempo perso – negli ultimi 20 anni avremmo dovuto investire pesantemente sulle rinnovabili – e dobbiamo farlo velocemente. Serve tutto: dai grandi impianti, al fotovoltaico diffuso, alle comunità energetiche a profonde politiche di incentivazione per avere case sempre meno energivore e sempre più green. Anche e soprattutto a partire dalle città. Futuro Verde, a Rimini, c’è”. 

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