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Funghi invece del vaccino, medico omeopata di Rimini sotto inchiesta

Niente vaccini, ma funghi “per fortificare il sistema immunitario”. E’ la risposta al covid di un medico riminese, regolarmente iscritto all’ordine professionale. “Ricetta” rivendicata e pubblicamente propagandata, da un professionista  peraltro sospeso da AUSL Romagna per aver rifiutato il siero.

“Parliamo di un medico libero professionista – precisa il presidente dell’Ordine dei medici Maurizio Grossi – non di un medico di medicina generale. Che, va detto, si è sempre dedicato all’omeopatia. Ora va bene che l’omeopatia è riconosciuta dallo Stato ma diciamo che sul Covid sotto questo profilo, non si scherza. Non mi sembra che siano stati riconosciuti benefici derivati dall’assunzione di funghi per prevenire infezione e malattia grave”. Per Grossi “non è banale sottolineare questo aspetto. Noi medici facciamo un giuramento molto noto: dobbiamo aderire pienamente al nostro codice deontologico che prescrive di aderire alle buone pratiche cliniche e seguire le evidenze scientifiche che ci dicono chiaramente che l’unico freno contro la pandemia sono i vaccini”.

L’Ordine dei Medici ha avviato un procedimento conoscitivo non solo su questo caso, ma anche sul compratemnto di altri iscritti.  Pare infatti che a Rimini non pochi medici non vaccinati e sospesi abbiano sconsigliato senza fondate ragioni la vaccinazione ai loro pazienti. Qualcuno di questi ha però segnalato il fatto all’ente professionale, che ora vuol vederci chiaro.

“Alcuni cittadini indecisi, quindi non parliamo di “no vax” duri e puri, sono stati scoraggiati a ricevere le dosi. Addirittura – spiega ancora Grossi – c’è anche chi si è vaccinato per propria convinzione nonostante il parare contrario del proprio medico. Le solite scuse: quando si è in salute o si è giovani in vaccino non serve. Ma le cose non vanno così. In queste ore non è un caso si parli di estendere la campagna vaccinale alle fasce under 12. Il motivo è che questo virus rialza la testa perchè la popolazione non è protetta da una vaccinazione sufficientemente estesa”.

L’Ordine dei medici riminese ha deciso anche di tenere d’occhio i social network. “Alcuni membri del nostro consiglio – spiega ancora il presidente – stanno monitorando la rete e i social. Siamo venuti a conoscenza di affermazioni molto forti del personale sanitario, medico e non, che non fanno l’interesse dei cittadini”.

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