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Fossa nel mare a piazzale Kennedy, la Procura di Rimini apre fascicolo

La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo sulla  morte di un riminese 68enne il 24 giugno scorso.  L’uomo ha perso la vita in mare, nei pressi del cantiere PSBO di Piazzale Kennedy. Ora i magistrati voglio accertare se la disgrazia possa essere messa in relazione con quei lavori. Il Pm, Luca Bertuzzi, ha disposto l’autopsia della vittima per verificare se sia morto per un malore oppure a causa della buca che si è creata che gli ha impedito di risalire in superficie. L’indagine della Procura è partita da un esposto da parte della famiglia.

In molti hanno segnalato che in quello specchio d’acqua si sarebbe formata una fossa sul fondale, profonda diversi metri. Un pericolo segnalato con boe, ma in tanti non rispetterebbero il divieto. Inoltre l’opera delle correnti. delle maree e delle onde in condizioni di mare forte contribuirebbe a variare sia la profondità che l’esatto perimetro del “gradone”. Un fenomeno tipico di coste sabbiose e basse come quella riminese.

In realtà la  Capitaneria di Porto già da gennaio ha vietato la balneazione in quel tratto lungo circa 100 metri segnalato da 6 boe rosse. Ma a quanto pare non tutti rispettano o conoscono l’avvertimento.

Hera, responsabile del cantiere, da parte sua dichiara: “La zona nella quale sono in corso i lavori di posa delle condotte sottomarine è segnalata e delimitata da boe, nonché interdetta alla balneazione e al transito dei mezzi marittimi. Dai rilievi eseguiti non risultano anomalie del fondale al di fuori di tale area. Sono in corso le operazioni per l’eliminazione delle ultime palancole rimaste, utilizzate per circoscrivere la zona di posa delle condotte: tale intervento si completerà nel giro di pochi giorni, insieme al contestuale ripristino del fondale all’interno della zona di lavorazione”.

 

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