All’indomani del varo del progetto “Città Romagna” volano stracci tra il sindaco di Forlì eletto durante la scorsa tornata elettorale con una lista civica di centrodestra e il sindaco dem di Rimini Andrea Gnassi. Nel pomeriggio di ieri Zattini aveva definito Gnassi un “nemico”. Lo ha fatto nel corso di un question time in consiglio comunale, rispondendo ad alcune domande di Soufian Hafi Alemani, esponente dem all’opposizione, sullo sviluppo della nuova facoltà di medicina che l’Unibo vorrebbe decentralizzare in Romagna.
Per la cronaca va ricordato che l’Università di Bologna ha varato un piano di decentralizzazione che prevede l’istituzione di un corso di laurea in Medicina in Romagna. Ravenna e Forlì sembrano essere in pole position per ospitarlo con due “varianti” distinte. Rimini, dunque rimarrebbe tagliata fuori. Tanto che Gnassi aveva commentato il tutto in un più ampio intervento in cui evidenziava la necessità di progettare una strategia territoriale condivisa tra i capoluoghi della Romagna e per lo più in maniera neanche troppo velata “Non possiamo accettare che sull’Università e sul Campus Romagnolo l’obiettivo sia ritrovare i giusti equilibri tra Ravenna e Forlì – aveva spiegato Gnassi – perché difficilmente gli altri territori, a partire da Rimini, potrebbero digerirlo. Sulla facoltà di Medicina mi permetto di consigliare di non andare dove conduce il portafoglio delle Fondazioni bancarie ma dove cresce un progetto per tutta la Romagna”.
Il sindaco di Forlì Zattini non l’ha presa per niente bene. “Gnassi è un nemico per quel che riguarda l’arrivo della Facoltà di Medicina a Forlì e a Ravenna. C’è un discorso avviato con l’Università di Bologna, un costo quantificato in 30 milioni per l’avviamento in 15 anni del corso a Forlì, dove per altro abbiamo tutte le strutture universitarie e ospedaliere per lanciare questo progetto strategico per Forlì, sicuramente, ma anche per la Romagna”. Il sindaco di Forlì ha colto l’occasione per rimarcare il concetto. “Io e Gnassi abbiamo due idee completamente diverse di Romagna. Lui crede che tutto debba passare per il mare, io no. Lo stesso discorso vale per l’aeroporto di Forlì, che noi vorremmo riaprire al più presto. Ma sono sicuro che a Gnassi non vada bene neppure questo. Mi auspico che il sindaco non interferisca negli affari che ci competono“.
Alle parole di Zattini, che in consiglio comunale aveva definito Gnassi “un nemico”, il diretto interessato ha risposto con un post su Facebook. “I sindaci, ancor più della Romagna, non sono nemici, mai. Non so se il contenuto è il significato di quella parola sia così chiaro per chi l’ha usata. Lo stile invece è evidente e in sintonia con gli insulti di chi in questo paese aizza e fomenta divisioni rancori e individua nemici da abbattere. Una Romagna unita e con visione strategica sarà molto più forte”.
In difesa del sindaco di Rimini è intervenuta anche Alice Parma, sindaco di Santarcangelo. “A Forlì pensano ai fatti propri, con tanti saluti alla Romagna che stiamo costruendo da 10 anni. Una forma di egoismo patologico, una costruzione di muri nell’epoca in cui bisogna cercare di abbatterli, da parte di chi è più preoccupato delle sue lotte di partito che della politica vera.La cosa buffa è che tutto questo accade nello stesso giorno in cui l’economia chiede una Romagna unita e forte: la migliore risposta a Zattini l’hanno data gli industriali e gli imprenditori romagnoli”.
D’altra parte il sindaco forlivese ha incassato le dichiarazioni di sostegno del consigliere regionale della Lega Massimiliano Pompignoli. “Io non metto in dubbio che siano tempi difficili per il partito democratico, soprattutto in Romagna. Ma non capisco cosa c’entri Salvini con la facoltà di medicina a Forlì. E soprattutto non comprendo il motivo per cui il Sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, e la consigliera regionale Nadia Rossi si sentano in dovere di entrare nel merito delle questioni forlivesi e dei progetti che questa Giunta, in legittima e completa autonomia, sta cercando di portare a termine nell’interesse dei suoi cittadini e dello sviluppo del territorio”.