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Fontana piazza Malatesta, Italia Nostra scrive a Franceschini: “Fermi offesa a patrimonio”

Non c’è proprio pace fra il sindaco di Rimini e Italia Nostra. Dopo la battaglia contro la passerella nell’invaso del ponte di Tiberio (per ora persa, in attesa di un pronunciamento definitivo della magistratura), e quella (vinta) per impedire l’apertura di una nuova porta in Castel Sismondo, ora l’associazione si scaglia contro il progetto “felliniano” di piazza Malatesta.

Nel mirino di Italia Nostra c’è il progetto che riguarda “mille metri quadrtati”, dove il Comune di Rimini ha intenzione di installare “una fontana che da un grande braccio  metallico ad arco rampante cala un velo d’acqua, suggestivo e liquido schermo per ricevere la proiezione  delle più celebri sequenze filmiche felliniane”.

Tutto ciò fa parte di un “complessivo progetto che del Museo prevede la espansione all’esterno negli spazi circostanti con installazioni permanenti nella piazza Malatesta in aperta violazione del ministeriale divieto di fare qualsiasi  costruzione e con la distruzione del vincolato sottosuolo archeologico”. 

Progetto finanziato dal Ministero dei Beni Culturali con 9 milioni di euro. E proprio al titolare del minstero, Dario Franceschini, Italia Nostra Rimini e l’Associazione Rimini città d’arte hanno scritto una lettera di fuoco.

Manifestando intanto la loro sorpresa per i soldi concessi, nella convinzione che “Ella signor Ministro non sia stato informato che le risorse assegnate alla tutela del patrimonio storico e artistico saranno impiegate  a Rimini per la distruzione non solo della immagine della Rocca brunelleschiana di Sismondo, ma della fisica  consistenza dei suoi stessi elementi di insediamento come il fossato a scarpata di mattoni e per la definitiva cancellazione dei contigui documenti archeologici, in sfrontato dispregio così del divieto posto nel 1915 dal  suo lontano predecessore, il ministro Pasquale Grippo, come della vincolante prescrizione conservativa del  sottosuolo archeologico dettata nel 1991”.

Nella convinzione che il ministro, ora debitamente informato, “si adopererà efficacemente perché non sia consumata a Rimini, e proprio con le risorse e la responsabilità del suo Ministero, una tanto grave offesa al patrimonio storico e artistico del nostro paese”.

La lettera:

AL MINISTRO PER I BENI CULTURALI
PER LA TUTELA DELLA ROCCA DI SISMONDO MINACCIATA NELLA SUA STESSA INTEGRITA’
Che alla fabbrica del Castello Sismondo a Rimini si sia dedicato Filippo Brunelleschi è attestato dal biografo suo contemporaneo Antonio Manetti (“Edificò uno Castello, fortezza mirabile, al Signor Gismondo di  Rimino”) ed è provato dal Giornale del Provveditore dell’Opera del Duomo di Firenze che registra la  trasferta dell’architetto a Rimini nei giorni di avvio della costruzione del Castello (“Filippo di ser Brunellesco  va al Signore di Rimini, parte di Firenze 28 agosto e torna 22 ottobre 1438”).

La tutela di un edifico di questa qualità si deve necessariamente estendere, per preservarne le prospettive, a una vasta area di  rispetto ed a ciò provvede il ministro della pubblica istruzione Grippo con il decreto 4 marzo 1915  disponendo che “è proibito fare qualsiasi costruzione” negli inedificati spazi circostanti e dunque  innanzitutto in quello che si apre sul fronte del Castello verso il retro del teatro ottocentesco, l’attuale  piazza Malatesta.

E proprio in questo spazio un più recente decreto ministeriale (29 ottobre 1991) estende la tutela al sottosuolo che ha interesse archeologico particolarmente importante perché conserva il tracciato delle mura tardoimperiali della città romana, altri resti insediativi antichi e le strutture del fossato difensivo della Rocca.

Non è attiva tuttavia la tutela nel 2017 e consente al Comune di far emergere in grevi strutture in cemento armato, sulla traccia delle originarie esistente nel sottosuolo, il premurale difensivo,  con un rivestimento di lucido marmo bianco che stride con il paramento in cotto del Castello.

Non si mette ora in discussione la decisione della Amministrazione comunale (2018) di insediare nel  Castello l’immaginato Museo Felliniano (pur se a noi non appare appropriata destinazione della fabbrica  quattrocentesca), ma sorprende che il Ministero abbia fatto proprio e generosamente finanziato il complessivo progetto che del Museo prevede la espansione all’esterno negli spazi circostanti con installazioni permanenti nella piazza Malatesta in aperta violazione del ministeriale divieto di fare qualsiasi  costruzione e con la distruzione del vincolato sottosuolo archeologico.

Proprio in corrispondenza del fossato su una superficie di circa mille metri quadrati si vuole erigere una fontana che da un grande braccio  metallico ad arco rampante cala un velo d’acqua, suggestivo e liquido schermo per ricevere la proiezione  delle più celebri sequenze filmiche felliniane.

Nel sottosuolo fino alla profondità di circa cinque metri il vasto volume delle complesse attrezzature meccaniche di governo della fontana, il serbatoio, la camera di  ispezione, in luogo e a definitivamente coprire gli strati archeologici.

Italia Nostra e l’Associazione Rimini città d’arte Renata Tebaldi sono convinte che Ella signor Ministro non  sia stato informato che le risorse assegnate alla tutela del patrimonio storico e artistico saranno impiegate  a Rimini per la distruzione non solo della immagine della Rocca brunelleschiana di Sismondo, ma della fisica  consistenza dei suoi stessi elementi di insediamento come il fossato a scarpata di mattoni e per la definitiva cancellazione dei contigui documenti archeologici, in sfrontato dispregio così del divieto posto nel 1915 dal  suo lontano predecessore, il ministro Pasquale Grippo, come della vincolante prescrizione conservativa del  sottosuolo archeologico dettata nel 1991. E che quindi, ora informato, Ella si adopererà efficacemente  perché non sia consumata a Rimini, e proprio con le risorse e la responsabilità del suo Ministero, una tanto  grave offesa al patrimonio storico e artistico del nostro paese.

Roma – Rimini, 7 ottobre 2020
Associazione nazionale Italia Nostra
Italia Nostra sezione di Rimini
Associazione Rimini città d’arte

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