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Focus sulle imprese della Camera di commercio della Romagna: Rimini ne ha 39.566

Secondo i dati Infocamere-Movimprese elaborati dall’Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna, al 30 settembre 2019 nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 81.664 imprese registrate (sedi), di cui 71.029 attive. Le localizzazioni (sedi di impresa e unità locali) registrate sono 99.864, di cui 88.676 quelle attive (-0,2% rispetto al medesimo periodo del 2018).

L’imprenditorialità si conferma diffusa: 97 imprese attive ogni 1.000 abitanti (90 imprese a livello regionale e 85 a livello nazionale).

Nel corso del terzo trimestre del 2019 nell’aggregato Romagna si sono verificate 810 iscrizioni e 785 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), per un saldo positivo di 25 unità; il tasso di crescita trimestrale delle imprese registrate risulta pertanto pari a +0,03%, inferiore al dato regionale (+0,17%) e nazionale (+0,23%).

Nel confronto tendenziale con il 30/09/2018 si riscontra una diminuzione delle imprese attive pari allo 0,7%, analogamente alla dinamica della regione Emilia-Romagna (-0,7%), mentre a livello nazionale si apprezza ancora una situazione di sostanziale stabilità (-0,2%).

Per quel che riguarda i settori economici, i principali risultano, nell’ordine: Commercio (23,7% sul totale delle imprese attive), in calo dell’1,9%; Costruzioni (14,7%), in calo dello 0,3%; Agricoltura (12,6%), in flessione dell’1,5%. Alloggio e ristorazione (10,6%) risulta stabile (+0,2%); Industria manifatturiera (8,6%) è, invece, in flessione (-1,6%), mentre le Attività immobiliari (7,8%) sono in aumento (+1,1%).

Si segnala la dinamica positiva (o comunque stabile) dei settori “Altre attività di servizi” (incidenza del 4,6% sul totale, +0,3% la dinamica tendenziale) e “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,5%, con una crescita dello 0,8%). In flessione dell’1,9%, infine, le imprese del settore “Trasporto e magazzinaggio” che incidono per il 3,3% del totale provinciale.

Per quanto concerne la natura giuridica, più della metà delle imprese attive (il 55,2%) risulta costituita come ditta individuale; seguono le società di persone (23,2%) e le società di capitale (19,4%), unica forma giuridica in aumento (+3,6%), come si riscontra negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia).

Le imprese artigiane attive sono pari al 30,3% del totale e in flessione dell’1,0% in termini tendenziali.

Sistema imprenditoriale: focus provinciale Rimini

Alla data in esame (30 settembre 2019), in provincia di Rimini si contano 39.566 imprese registrate, delle quali 34.298 attive. L’imprenditorialità è particolarmente diffusa: 101 imprese attive ogni 1.000 abitanti (90 imprese a livello regionale e 85 a livello nazionale).

Al 30/09/2019 le localizzazioni registrate (sedi e unità locali) sono 49.031 delle quali 43.427 attive (stabili rispetto al 30/09/2018).

Nel corso del terzo trimestre 2019 si sono verificate 410 iscrizioni e 381 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), con un saldo positivo di 29 unità; +0,07% è il tasso di crescita trimestrale delle imprese registrate, inferiore al dato regionale (+0,17%) e nazionale (+0,23%).

Nel confronto con il terzo trimestre del 2018 si riscontra una moderata flessione delle imprese attive pari allo 0,4%, più contenuta del dato regionale (-0,7%), mentre a livello nazionale si registra ancora una situazione di sostanziale stabilità (-0,2%). La dinamica delle imprese attive non presenta particolari difformità a livello sub provinciale e nelle principali aggregazioni territoriali: Comune di Rimini (-0,1%, dove si concentra il 43,6% delle imprese attive in provincia), comuni marittimi (-0,4%, che coprono il 73,2% delle imprese provinciali), area del Basso Conca (-0,2%, pari al 13,5% delle imprese attive totali della provincia).

Riguardo ai principali settori economici si trovano, nell’ordine: il Commercio (25,5% incidenza sul totale delle imprese attive) in flessione del 2,1%; le Costruzioni (14,1%) in flessione dello 0,2%; Alloggio e ristorazione (13,9%) in aumento dello 0,5% e le Attività immobiliari (9,5%) in crescita dell’1,4%. Le imprese attive nel settore manifatturiero (7,4% del totale) sono in flessione dell’1,7%, quelle agricole (7,2% del totale) si sono ridotte dell’1,4%. Si segnala la positiva dinamica dei settori “Altre attività di servizi” (incidenza del 4,3% sul totale, +1,7% la dinamica annua), “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,5%, +1,1% la variazione) e “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (incidenza 3,2%, +0,4% la dinamica). In flessione, infine, le imprese del comparto “Trasporto e magazzinaggio” (-1,4%), che costituiscono il 2,9% del totale.

Con riferimento alla natura giuridica, sono maggioritarie le imprese individuali (52,5% sul totale), seguite dalle società di persone (25,0%); le società di capitale (20,6%) risultano l’unica forma giuridica in aumento (+4,7%), con una tendenza analoga, sebbene superiore, al trend regionale e nazionale.

Le imprese artigiane attive sono pari al 27,9% del totale e in flessione dell’1,2% in termini tendenziali.

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