Il burger vegano e colorato è sbarcato sulla Riviera Romagnola. Da poco più di un mese, infatti, a Rimini, è aperto il “Flower Burger”. Che cos’è? Facciamocelo spiegare dal fondatore di questa catena di locali con al centro il burger vegano, Matteo Toto.
Toto, mi parli un po’ di Flower Burger? Che cos’è esattamente?
«È una vegan burgheria gourmet: il primo fast food al mondo a servire burger vegani colorati! “Cherry Bomb”, Tofungo”“Spicy Cecio” sono i nostri “must have” del menu!».
Perché questo nome?
«Il nome del concept strizza l’occhio alla cultura dei figli dei fiori che ci ha ispirati. Infatti, gli hippy sono stati i primi a parlare di ambiente in modo leggero e spensierato. Visivamente i nostri locali hanno pareti con grafiche psichedeliche che rimandano ai figli dei fiori e “quotes” divertenti sul mondo veg. Inoltre, ha un forte richiamo verso la natura: tutti gli ingredienti derivano da essa. Anche il colore dei nostri burger è naturale: il panino rosa è fatto con l’estratto di ciliegia mentre il nero con il carbone vegetale».
Da quanto tempo esiste Flower Burger?
«È nato nell’ottobre del 2015, con l’apertura del primo locale a Milano».
Quanti locali avete aperto in Italia?
«Al momento siamo a quota 10 locali in Italia: 2 a Milano e gli altri a Monza, Roma, Torino, Bergamo, Bari, Palermo, Rimini fino all’ultimo arrivato a Verona. In Europa siamo anche in Olanda, a Rotterdam, e nel 2019 apriremo a Londra, Tours e vicino Biarritz».
Su quanti dipendenti potete contare?
«16 tra lo staff nei Flower Burger di Milano e il personale della Flower Factory, il nostro laboratorio di produzione. Oltre ai nostri dipendenti siamo circondati da un team di specialisti che ci supportano nello sviluppo del singolo prodotto e del brand».
Perché avete deciso di aprire un locale anche a Rimini?
«Rimini è una città viva e frenetica. Grazie al suo rinomato polo fieristico attira persone durante tutto l’anno, mentre d’estate è una meta ambita per i weekend al mare. Ho vissuto a Rimini per tee anni, quindi sono molto legato a questa città».
Siete aperti da qualche settimana, i riminesi come hanno accolto questa novità?
Nicola Luccarelli«Con grande entusiasmo! Fin dalla serata di inaugurazione la partecipazione della città è stata sorprendente!».
Riuscirete a conquistare una città “godereccia” come Rimini con la cucina vegana?
«Siamo certi che i nostri colorati burger potranno allietare i palati dei riminesi. Il nostro obiettivo è proprio quella di far conoscere alle persone una tipologia di alimentazione a base di verdure, legumi, cereali e tanta passione e che in quanto a sapore non faccia mancare nulla!».
Nicola Luccarelli