I nostri nonni la chiamavano “buriana”, i titolisti dei siti meteo preferiscono il più esotico “Burian”, ma siamo sempre lì: il gran gelo pare che stia davvero per arrivare, Per il momento, le piogge continue stanno portando i corsi d’acqua della provincia di Rimini verso i livelli di guardia. Ancora la situazione non desta preoccupazioni, anche se in diversi punti le sedi stradali, soprattutto nell’entroterra, oggi si presentavano attraversate da autentici ruscelli in discesa dai pendii.
Ciò che però allarma maggiormente sono le previsioni meteo per i prossimi giorni, che non mostrano alcun segno di miglioramento. Tutto al contrario, le piogge a intensità intermittente dovrebbero continuare in pianura almeno fino a lunedì. Precipitazioni che però già a 300-400 metri si trasformeranno in neve, anche perché le temperature continueranno ad abbassarsi. Non mancheranno nemmeno forti venti, che potrebbero trasformare le nevicate in bufere.
Da lunedì 27 febbraio in poi le valutazioni dei meteorologi divergono: chi prevede una pausa nelle precipitazioni, chi calcola che dovrebbero continuare. Le previsioni a medio termine, purtroppo, concordano però sull’ondata di gelo che dovrebbe investirci, in arrivo dall’Europa Nord Orientale. Secondo queste proiezioni, dalle nostre parti il freddo farebbe precipitare la colonnina di mercurio anche di 6°-8° rispetto alla media stagionale, tenendosi sottozero anche nelle pianure riminesi. I record negativi dovrebbero aversi marledì 28, ultimo giorno di febbraio.
L’ingresso in marzo e il fine settimana invece di un miglioramento potrebbero portare ulteriori precipitazioni, che date le gelide temperature potranno essere facilmente nevose anche fino al mare.
Ma ecco nel dettaglio le previsioni di ArpameteoER per i prossimi giorni nella provincia di Rimini.
Mercoledì 22 febbraio. Sulla costa molto nuvoloso con piogge deboli intermittenti, sui rilievi molto nuvoloso con deboli nevicate sopra 500 m; dalla sera sulla costa molto nuvoloso con piogge moderate, sui rilievi molto nuvoloso con nevicate moderate sopra 200 m. Temperature massime pomeridiane comprese tra -1 °C sui rilievi e 6 °C sulla costa. Velocità massima del vento compresa tra 56 (rilievi) e 59 km/h (costa). Mare mosso.
Giovedì 23 febbraio. Al mattino sulla costa molto nuvoloso con piogge deboli, sui rilievi molto nuvoloso con nevicate moderate sopra 400 m; nel pomeriggio sulla costa molto nuvoloso con piogge deboli, sui rilievi molto nuvoloso con deboli nevicate sopra 400 m; dalla sera sulla costa molto nuvoloso con piogge moderate, sui rilievi molto nuvoloso con deboli nevicate sopra 400 m. Temperature minime del mattino comprese tra -2 °C sui rilievi e 3 °C sulla costa, massime pomeridiane comprese tra 0 °C sui rilievi e 7 °C sulla costa. Velocità massima del vento compresa tra 25 (rilievi) e 60 km/h (costa). Mare molto mosso.
Venerdì 24 febbraio. Al mattino sulla costa molto nuvoloso con piogge deboli, sui rilievi molto nuvoloso con deboli nevicate sopra 500 m; nel pomeriggio sulla costa molto nuvoloso con piogge deboli intermittenti, sui rilievi molto nuvoloso con deboli nevicate sopra 700 m; dalla sera sulla costa molto nuvoloso con piogge moderate, sui rilievi molto nuvoloso con nevicate moderate sopra 1000 m. Temperature minime del mattino comprese tra -2 °C sui rilievi e 3 °C sulla costa, massime pomeridiane comprese tra 0 °C sui rilievi e 7 °C sulla costa. Velocità massima del vento compresa tra 32 (rilievi) e 49 km/h (costa). Mare molto mosso.
Da sabato 25 a martedì 27 febbraio. La persistenza di una depressione sull’area mediterranea manterrà condizioni di tempo perturbato con probabili nevicate sino alle pianure. Da lunedì, aria più secca di origine siberiana determinerà un sensibile abbassamento delle temperature.
Tendenza prevista da lunedì 26 febbraio 2018 a domenica 4 marzo. Si prospetta una settimana caratterizzata dall’arrivo di una massa di aria fredda proveniente dall’Europa orientale che porterà temperature decisamente inferiori alla norma con probabili gelate diffuse. Le previsioni di precipitazione presentano una maggior incertezza, legata alla posizione ed evoluzione del minimo depressionario associato al nucleo di aria fredda. Al momento sembrano più probabili nella seconda parte della settimana e potranno essere nevose anche a bassa quota.