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Filippo canta Ivan Graziani: la musica nel DNA

Per Filippo Graziani la musica è sempre stata una questione di famiglia. Filippo è infatti il figlio di Ivan Graziani,: il celebre cantautore e chitarrista che scrisse fra le pagine più belle della musica italiana,scomparso nel ’97 a Novafeltria. Filippo, nato a Rimini nel 1981,  non poteva che crescere a pane e musica. Suo padre non solo è riuscito a trasmettergli la passione per questo mondo, ma anche un grande talento e una voce molto simile alla sua.

Filippo Graziani

Graziani jr si è dato molto da fare per farsi conoscere nel panorama musicale italiano. Ha partecipato alla 64a edizione del Festival di Sanremo tra le ‘Nuove Proposte’ e ha ricevuto anche la prestigiosa Targa Tenco nel 2014 come ‘Migliore Opera Prima’, per il suo primo album ‘Le cose belle’. Ultimamente, Filippo ha lavorato all’ultimo singolo ‘Mettici Vita’, tratto dal suo secondo album ‘Sala Giochi’. Il video, tra l’altro, è stato girato in Valmarecchia, con attori e comparse del luogo.

Filippo, allora la musica è davvero una questione di DNA?

«Sì, a quanto pare… La musica mi ha sempre interessato, anche se l’esigenza di suonare e scrivere è arrivata più’ avanti nel tempo».

A livello lavorativo e professionale, hai mai sentito il peso di un cognome così importante, oppure sei riuscito a tracciare da solo la tua strada? 

«Devo ancora capire se avere un cognome noto sia una cosa positiva o negativa. Diciamo che è più sentito dagli altri che da me. Io faccio sempre quello che mi sento musicalmente e da sempre cerco di dare una impronta personale, una mia strada. Anche quando canto le canzoni di mio padre, sorvolando la somiglianza genetica di voce, ci metto sempre la mia impronta».

Come mai hai deciso di girare il video di ‘Mettici Vita’ in Valmarecchia? Il richiamo dei luoghi di origine è stato troppo forte?

«Io sono convinto che la Valmarecchia non abbia nulla da invidiare a zone più rinomate. Ho sempre visto quei posti come perfetti per realizzarvi un video e quest’anno finalmente sono riuscito a farlo. Il video è stato girato da Andrea Tani con l’aiuto di Francesco Zucchi di Pennabilli. Io invece mi sono occupato della storia, la sceneggiatura, la ricerca dei luoghi, dei costumi e la scelta delle comparse, che sono tutti amici o componenti della mia band. Il bambino è il figlio di un mio amico di infanzia e per esempio una delle guardie armate è il mio dentista. Diciamo che ho voluto fare qualcosa sul e per il territorio e con gente del territorio».

Hai mai pensato a cosa avresti fatto se non fossi diventato musicista?

«Forse avrei fatto l’artigiano. Per esempio adoro lavorare il legno e la pelle, penso che alla base della mia serenità ci sia creatività, quindi qualsiasi lavoro che mi lasci libero di creare sarebbe buono».

Stai lavorando a qualche altro progetto in questo momento? Cosa si dovranno aspettare i suoi fan?

«Questo sarà l’ultimo singolo estratto da ‘Sala Giochi’, il mio secondo album, quindi credo che ci vedremo in giro per concerti e inizierò a dedicarmi al terzo disco. Le date e novità vengono sempre postate mano a mano sui miei canali social quindi invito tutti a visitarli».

Nicola Luccarelli

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