“L’architrave del discorso ‘scuola’ è quello della vaccinazione, per aprirla in massima sicurezza e in presenza. E’ presumibile che almeno all’inizio dell’anno scolastico continueremo con le mascherine e stiamo comunque verificando ulteriori misure per mitigare i rischi”. Lo ha detto il commissario straordinario all’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, a ’24 Mattino’, contenitore di Radio24. Figliuolo ha spiegato che “siamo in uno stato avanzato di ragionamenti. Quello che però va detto è che oggi noi abbiamo quest’arma che sta procedendo molto velocemente, che è la vaccinazione. Quindi, il personale scolastico nella sua interezza ha circa l’83% di prima somministrazione, dobbiamo fare ancora qualcosa in più e adesso abbiamo anche la possibilità di vaccinare dai 12 anni in su, la gran parte degli studenti. Non è poi detto che non ci siano altre autorizzazioni per arrivare, magari, ai 6 anni”.
“Oggi siamo a oltre 39 milioni e 300mila somministrazioni, di cui circa 26 milioni inoculazioni di prima dose. Questo porta ad avere quasi il 48% degli italiani che hanno ricevuto una prima dose, con una efficienza della macchina erogatrice che va oltre il 90%. Oggi siamo a oltre il 92% ma noi abbiamo una capacità di somministrazione dal 90% al 95% delle dosi distribuite. Questo grazie al lavoro fatto dalla struttura, dalle regioni, dalle Province autonome, dalla Difesa, dalla Protezione Civile e dal ministero della Salute. Ma anche grazie ai privati, che con i loro hub aziendali stanno facendo del proprio meglio e ne attiveremo fino a 840. Questa è la bella Italia che si mette insieme, fa squadra e vince”, ha riepilogato il generale Francesco Paolo Figliuolo.
“Per questa settimana – ha aggiunto – il target è stato di 550mila vaccini, dalla prossima vogliamo fare oltre, subordinato ad un afflusso ancora più massiccio di vaccini che speriamo di avere nel mese di luglio. Per giugno mi accontento di 550mila-600mila vaccinazioni giornaliere”.
E però: “La sfida si vince tra giugno e luglio. Sicuramente ad agosto ci potrebbe essere una piccola flessione ma invito gli italiani a continuare ad aderire in massa a questa campagna vaccinale che sta dando ottimi frutti”. Figliuolo ha poi aggiunto che “è parere comune di tutti gli scienziati che l’abbassamento dell’ospedalizzazione, soprattutto delle terapie intensive e dei decessi, sia gran parte frutto dell’adesione dei nostri concittadini che si stanno comportando in maniera esemplare alla campagna vaccinale”.
Il commissario straordinario all’emergenza Covid ha poi spiegato che “siamo in grado di salire con il numero delle vaccinazioni perchè abbiamo fatto un grande lavoro con i punti vaccinali, che sono 2.661, a cui, come ho già detto, se ne aggiungono oltre 800 aziendali. Abbiamo allargato enormemente la platea dei vaccinatori, con i medici di medicina generale, i farmacisti, i pediatri di libera scelta, gli infermieri, la Croce Rossa e le ostetriche: insomma, la macchina è pronta e, a mio avviso, siamo su una traiettoria più che positiva”.
“A mio avviso il vaccino in vacanza è più uno spot che una necessità” ha poi sottolineato. Figliuolo ha spiegato che “c’è già l’ordinanza n.3 che ho firmato in tempi non sospetti già a marzo e che prevede la possibilità per i lavoratori non residenti o per chi si sposta in maniera continuativa in un’altra regione ad essere vaccinato, anche per motivi di salute o per qualsiasi altro motivo. Pensiamo solo ai lavoratori stagionali del settore turistico-alberghiero. E poi c’è la flessibilità già in sede di prenotazione, perchè recentemente ho inviato una circolare alle regioni dicendo loro di dare massima flessibilità ai cittadini di prenotarsi e, soprattutto, di scaglionare la seconda dose sempre rimanendo in quelle che sono le previsioni cliniche, quindi entro i 42 giorni per ciò che riguarda i vaccini mRna e tra le 4 e le 12 settimane per ciò che riguarda il vaccino AstraZeneca. Ovviamente Johnson&Johnson ha una dose sola e risolve il problema”.
Il commissario straordinario ha aggiunto che “la Conferenza delle Regioni, quindi il presidente Fedriga, mi ha chiesto la possibilità di essere ancora più flessibile e dare la facoltà di fare, in casi particolari, la seconda dose in vacanza. E ho appena firmato la risposta: per la struttura va bene. Ci organizzeremo e faremo gli opportuni bilanciamenti logistici delle dosi e, soprattutto, dal punto di vista dei flussi informativi, le procedure sono già state limate e ora le regioni dovranno metterle in pratica” ha concluso Figliuolo.
“Gli scettici a vaccinarsi ci sono sempre stati, a livello umano in molti hanno la paura del nuovo e del cambiamento. Bisogna avere fiducia nella scienza. Al momento il numero delle persone che non vogliono inocularsi il vaccino non mi preoccupa, sono abbastanza soddisfatto. E questo è anche grazie a quanto stanno facendo i mezzi di informazione”, è l’appello del generale.
“L’attività premiale per chi si vaccina è innanzitutto su sè stesso e sulla propria famiglia, al di là dei certificati verdi o di altri tipi di premialità. Ma sicuramente il premio è far sì che i propri congiunti, soprattutto i più anziani, si mettano in sicurezza. Poi è ovvio che noi spingeremo al massimo anche con la capillarizzazione” ha concluso Figliuolo.
“Oggi la comunità scientifica non ha ancora certezza sul comportamento di questi anticorpi e delle cosiddette ‘cellule della memoria’. Ci sono vaccini più datati, come quello del tetano in cui la capacità si dimezza in 10-11 anni, o la varicella in cui avviene dopo circa 40-50 anni. In questo caso non lo sappiamo e ci stiamo organizzando come se il vaccino durasse 1 anno”. Figliuolo ha poi sottolineato che “abbiamo già opzionato, siamo in fase acquisitiva a livello europeo, di concerto con l’Unione europea, una quantità tale di vaccini per coprire tutta la popolazione con una ulteriore dose ed anche con una robusta riserva”.
“Ho preso un impegno: vaccinare l’80% degli italiani entro la fine di settembre. Quello rimane un punto fermo, poi è tutto nelle mani del presidente del Consiglio e del Governo”, ha ribadito.
Sull’efficacia dei vaccini e le prospettive per il futuro: “Noi sappiamo che dopo un po’ di anni decadono gli effetti dei vaccini. La carica anticorpale del vaccino del tetano, ad esempio, dura dieci anni. Per altri tipi di vaccini magari dura quaranta o cinquant’anni. Per il Covid pensiamo che magari a distanza di un anno si dovrebbe fare un richiamo e noi ci stiamo già attrezzando dal punto di vista logistico e di approvvigionamento dei vaccini”.
“Tanto lavoro, la soddisfazione di essere vicini agli italiani: i risultati sono 39 milioni e 320 mila somministrazioni di vaccini anti-Covid. Ritengo che questo parli da sé. L’Italia in questo momento è molto ben posizionata nelle classifiche europee per ciò che riguarda la somministrazione e le vaccinazioni, e soprattutto la cosa più importante è che ci sia voglia di vaccinarsi e si è vista l’importanza della vaccinazione che è un’architrave della messa in sicurezza del Paese e della ripartenza economica”, ha concluso.
(Agenzia DIRE)