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Fiera della caccia: IEG tra due fuochi per l’accesso ai minorenni

Ieri la presa di posizione di un nutrito gruppo di associazioni chiede al sindaco di Rimini Andrea Gnassi di prendere posizione sulla Fiera delle armi “Hit Show” organizzata a Vicenza dal IEG. In particolare viene chiesto “ad esercitare la persuasione morale nei confronti degli organizzatori di HIT Show, perché si arrivi al più presto e, comunque, prima della prossima edizione, a definire un nuovo regolamento che riguardi sia i visitatori che gli espositori della manifestazione fieristica e che contempli il divieto di accesso ai minori di 14 anni anche se accompagnati e il divieto di svolgere attività di propaganda politica”.

Oggi, a Vicenza, vi è la protesta del consigliere regionale del Veneto Sergio Berlato di Fratelli d’Italia contro le modalità di accesso dei minori all’ Hit Show, il salone della caccia che aprirà i battenti questo fine settimana  a Vicenza. La norma incriminata è la seguente:” I minori non possono accedere agli spazi espositivi se non accompagnati da un adulto responsabile. È espressamente vietato ai minori di maneggiare armi e munizioni esposte. Gli accompagnatori dei minori si rendono personalmente responsabili della vigilanza sugli stessi”.

Questa norma non va giù al consigliere regionale Sergio Berlato, sostenitore della caccia e per questa sua passione escluso nel passato dalle liste di Forza Italia.

“Le scelte di Italian Exhibition Group sono a nostro avviso discriminatorie, afferma il consigliere regionali Berlato, molto probabilmente su pressione dei soliti anti-armi, anti-caccia e di tutti quelle aggregazioni politiche e sociali che vorrebbero abolire qualsiasi attività che non condividono o che, ancor peggio, non comprendono. Ricordiamo che si tratta di una fiera di settore che ha rilevanza internazionale e che le armi sono esposte secondo rigidi criteri di sicurezza.  E’ semplicemente vergogno e oltraggioso pretendere che un genitore debba sottoscrivere una “dichiarazione liberatoria di responsabilità”, come se stesse portando suo figlio in un posto pericoloso, mentre in realtà sta entrando in una fiera dedicata a delle attività perfettamente lecite come la caccia e il tiro sportivo, per esercitare le quali occorre essere persone dalla fedina penale perfettamente pulita e dalla condotta impeccabile“

L’ufficio stampa del Comune di Rimini puntualizza:” sulla questione Hit Show, sollevata da associazioni e cittadini, la posizione dell’Amministrazione comunale di Rimini è quella espressa formalmente dall’ordine del giorno approvato dal suo più alto organo di indirizzo politico amministrativo: il Consiglio comunale. E’ il Consiglio comunale che da sempre ha dimostrato con atti e fatti di avere a cuore la vita e lo sviluppo di IEG, e dunque assume posizioni coerenti, senza pregiudizi ideologici di sorta. Proprio per questo l’esortazione che l’amministrazione comunale di Rimini rinnova a IEG, in virtù della storia e delle relazioni territoriali e sociali che positivamente e costantemente la Fiera ha mantenutocon la comunità riminese, è quello di assumere i contenuti dell’ordine del giorno, discusso, votato e approvato dal Consiglio comunale di Rimini”. Un comunicato che chiede espressamente di non fare entrare i minori alla fiera della caccia.

Facile immaginare che la polemica andrà avanti anche nei prossimi giorni

 

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