Non è questione di simboli e nemmeno di leader. Ieri sotto il nubifragio di una serata gelida, insolita per Agosto, si è conclusa la Festa dell’Unita’ del Pd Riccionese.
Sono stati tre giorni intensi; di fatica, stress ma anche di divertimento e condivisione. I volontari non hanno avuto il tempo di occuparsi delle “cose della politica”.
Hanno faticato e collaborato.
Insieme a loro, ho dato una mano, e intanto li ho osservati; attentamente.
Sono quasi tutte persone che non si vedono negli organismi di partito. Che vediamo e incontriamo solo nell’occasione della organizzazione della festa.
Sono persone che aderiscono ad un sistema di valori; si riconosco negli ideali di una società basata sul “fare comunità” e sull’aiuto reciproco.
Sono persone che non ne fanno una questione di simboli o di leaders. Non sono interessati ai dibattiti sul chi è l’uomo o la donna giusta. O se il simbolo e il progetto politico del Partito Democratico sia attuale.
Sono quegli italiani che orgogliosamente e con fierezza mettono la loro faccia e il loro tempo per la “comunità” e per i suoi valori: la solidarietà, il civismo, le pari opportunità per tutti, la sicurezza sociale, l’accoglienza e il supporto a coloro che hanno bisogno di aiuto, la democrazia, la soluzione dei problemi inevitabili del presente e la costruzione di una prospettiva per il futuro.
Non portano rancori, non hanno odio per nessuno, non temono il diverso e guardano il mondo e la vita con generosità d’animo.
Non hanno livore, non appartengono a schieramenti e soprattutto non rispondono agli ordini.
“Fanno” e “aiutano”.
Lo fanno perché stanno bene insieme.
Perché sono legati da qualcosa. A volte l’amicizia, a volte gli ideali, a volte l’amore per le tradizioni.
E soffrono. Molti di loro portano nel cuore il peso di un partito oggettivamente disorientato.
Ma non mollano.
Perché sanno che la storia ha corsi e ricorsi e che questo è il momento di esserci.
A prescindere da tutto e da tutti.
La festa dell’unità è più forte del simbolo o del leader.
Le persone e i loro valori sono più forti del simbolo e del leader.
E non passano mai di moda.
Passano invece il testimone.
Coloro che ci sono stati non ci sono più ma c’è un gruppo nutrito e folto pronto a “fare” la propria parte.
Per la comunità.
Quella fatta di aiuto reciproco, solidarietà e rispetto.
Davanti al sentimento puro e generoso che ci hanno dimostrato occorre “inchinarsi”!
#grazie