Avranno inizio alle ore 9,30 di venerdì 4 novembre in piazza Cavour le celebrazioni della Festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate a Rimini.
Dopo il raduno delle autorità, delle Forze Armate, dei rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e dei cittadini, alle ore 9.45 l’Alza bandiera e la deposizione di una corona alla lapide dedicata ai Caduti di tutte le guerre.
Farà seguito, alle ore 10, il corteo con deposizione di corone ai monumenti in piazza Tre Martiri, nella Cappella Votiva all’interno del Tempio Malatestiano e in piazza Ferrari.
Alle ore 10.30 la S. Messa celebrativa nella Chiesa di San Francesco Saverio (Suffragio), celebrata da Mons. Agostino Pasquini, Cancelliere Vescovile.
Nella sola città di Rimini, alla fine della guerra 1915-18 si dovettero contare 688 caduti: 362 in combattimento, 235 per malattia, 56 dispersi, 35 in prigionia: quasi una famiglia su dieci dovette piangere una vittima, senza contare i feriti e i mutilati, anche gravissimi. Nei paesi circostanti, abitati nella quasi totalità da contadini e quindi inquadrati in massa nelle truppe di prima linea, le perdite furono ancora più spaventose. Come a Coriano, dove su 800 che furono chiamati alle armi, ben 200 non fecero più ritorno.
