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Festa dell’Arma, i numeri dei Carabinieri: “A Rimini reati in lieve calo”

L’Arma dei Carabinieri celebra oggi il 209° annuale della sua fondazione. In occasione della ricorrenza ed in segno di massima vicinanza a tutte le famiglie ed aziende coinvolte negli eventi alluvionali che lo scorso mese di maggio hanno interessato diversi territori dell’Emilia Romagna, fra i quali anche alcuni comuni di questa provincia, la cerimonia è stata improntata ad un criterio di massimo rispetto e limitata alla semplice deposizione di una composizione floreale al Cippo in onore dei Caduti, presente all’interno della sede del Comando Provinciale di Rimini.

La celebrazione, alla quale ha partecipato il Prefetto Rosa Maria Padovano in rappresentanza delle Autorità provinciali, unitamente agli ufficiali del comando provinciale e all’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo, ha rappresentato per il Comandante Provinciale Colonnello Mario La Mura, un’occasione di sintesi dei risultati conseguiti nel corso di un anno di attività, denso di gravosi impegni, che ha visto impiegati tutti i presidi territoriali dell’Arma nel fronteggiare varie emergenze di ordine e sicurezza pubblica nella provincia.

 

Andamento della delittuosità nella Provincia

Per quanto attiene l’ordinaria attività operativa, l’Arma di Rimini nell’anno trascorso[1], in ragione della capillare distribuzione sul territorio, ha proceduto per un totale di 16.043 delitti, pari all’80% di quelli denunciati nell’intera Provincia.

Di essi circa la metà sono rappresentati da furti e rapine. In tale quadro l’Arma, a livello strategico e nell’ottica del contrasto degli episodi di criminalità predatoria, ritiene tuttora utili le iniziative che favoriscano un modello di sicurezza integrata e partecipata, coinvolgendo tutte le Forze di Polizia impegnate nei servizi di controllo del territorio e favorendo lo scambio informativo tra gli Enti interessati.

La situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica nella provincia di Rimini è nel complesso sostanzialmente soddisfacente e, nell’anno in esame, si è registrata una lieve diminuzione della delittuosità generale pari al – 0,5 %. I fenomeni criminali che interessano maggiormente il territorio, riconducibili principalmente alla micro criminalità, mostrano una maggior incidenza nel periodo estivo. Rispetto ad essi il Comando Provinciale ha avviato servizi di controllo straordinario del territorio già dai primi mesi dell’anno, con particolare attenzione ai centri di aggregazione del capoluogo e di Riccione.

Tali servizi, indirizzati principalmente al contrasto della microcriminalità etnica e giovanile, con controlli nei centri cittadini, sul lungomare e nelle stazioni ferroviarie e degli autobus, sono stati avviati nell’ottica di una mirata azione preventiva e di monitoraggio del fenomeno, in vista dell’imminente stagione balneare.

Sul punto, l’estate scorsa, nel periodo di valutazione dal 1° giugno al 31 agosto successivo, l’impianto di contrasto proprio per il fenomeno delle “baby gang” è stato caratterizzato dalla predisposizione di circa 6.000 servizi esterni di pattuglia e perlustrazione dedicati, pari al + 16% rispetto alla medesima esigenza per l’anno 2021, con un controllo complessivo di 18.000 persone, che ha permesso la complessiva denuncia in stato di arresto e libertà di 176 persone, di cui 101 extracomunitari, nati o immigrati di seconda generazione o irregolari sul territorio nazionale, corrispondenti ad oltre il 50% dell’attività totale.

Nello stesso periodo, le sole identificazioni operate esclusivamente dall’Arma dei Carabinieri nel comune di Riccione sono risultate essere 626, relative alla fascia di età 15/20 anni, delle quali 398 solo nei fine settimana (venerdì-lunedì), pari al 55 %.

Anche in tale quadro ed allo scopo di soddisfare le esigenze operative che interesseranno maggiormente il territorio della riviera, sono stati destinati anche quest’anno cospicui rinforzi di personale (circa 180 sono i Carabinieri destinati specificamente alla Provincia di Rimini), che unitamente a 9 giovani Carabinieri effettivi recentemente giunti al termine del corso di formazione e addestramento presso le Scuole Allievi Carabinieri dell’Arma e ad ulteriori 5 unità provenienti dai trasferimenti definitivi in entrata da altre regioni e 3 unità provenienti da altre provincie dell’Emilia-Romagna, garantiranno maggiore efficienza dei reparti ed una consistente proiezione esterna, così permettendo di fornire risposte immediate e concrete alla cittadinanza e ai turisti.

Al fine di incrementare la percezione di sicurezza nella cittadinanza e porre in essere una concreta azione di contrasto ai vari fenomeni delittuosi, i Carabinieri hanno massimizzato la proiezione esterna sul territorio, impiegando oltre 20.000 pattuglie, che si è esplicitato nel controllo di circa 62.612 persone[2] e 49.094 mezzi nel corso dell’anno.

Sul fronte del contrasto agli stupefacenti, inoltre, è continuata l’attività repressiva dei reparti dipendenti che si è tradotta nell’arresto di 65 persone, la denuncia in stato di libertà di altre 76, nonché la segnalazione, per uso personale, di 206 individui. L’attività ha complessivamente portato al sequestro di circa 8.500 kg. di sostanze stupefacenti.

Nell’ambito della generale attività repressiva, alla data del 31 maggio 2023, le persone arrestate dall’Arma sono 453, pari al + 23% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre quelle denunciate in stato di libertà 2.558, in linea con i dati precedenti.

 

Iniziative in favore delle “Fasce deboli”

L’impegno dell’Arma dei Carabinieri, nel delicato settore, si è concretizzato mediante l’organizzazione, a titolo gratuito, di corsi di autodifesa dedicati alle donne.

I corsi, in collaborazione con gli Enti territoriali, si sono tenuti all’interno di palestre comunali in Rimini e Riccione, suscitando vivo interesse da parte di tutti i soggetti coinvolti.

Anche in tema di truffe in danno degli anziani, in collaborazione con la Diocesi di Rimini, sono proseguiti i consueti mirati incontri all’interno delle Parrocchie, finalizzati a portare informazione e prevenzione sul delicato fenomeno, sempre più articolato ed insidioso.

Relativamente al dato prettamente statistico, si partecipa che complessivamente l’attività di contrasto dell’Arma è stata rivolta sia ai maltrattamenti in famiglia (con l’arresto di 21 persone, il deferimento in stato di libertà di 107 nonché notifica del divieto di avvicinamento per ulteriori 19 persone), sia agli atti persecutori (con l’arresto di 11 persone, il deferimento di 53 e la notifica del divieto di avvicinamento per 16).

[1]     Periodo dal 5 giugno 2022 al 31 maggio 2023.

[2]     Di cui il 27% gravate da segnalazioni di polizia

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