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“Fermate la Turchia”: Pd e Cgil Rimini contro l’attacco ai Curdi

Cresce la mobilitazione contro l’intervento della Turchia in Siria contro i Curdi. Domani a Rimini alle 11.30 si svolgerà un presidio davanti Prefettura di via IV Novembre alla quale hanno aderito fra gli altri il Partito Democratico.

“Non possiamo astenerci dal mostrare tutta la nostra contrarietà ai fatti di sangue che si stanno consumando a danno della popolazione curda – afferma la segreteria provincia del PD – Domani mattina, infatti, il Partito Democratico di Rimini scenderà in piazza, aderendo alla giornata mondiale di mobilitazione contro l’occupazione turca e la pulizia etnica dei curdi nella Siria settentrionale e orientale. Il presidio di solidarietà per il Rojava si terrà domani mattina alle 11.30 davanti alla Prefettura di Rimini, in via IV Novembre, e noi saremo presenti. Vogliamo testimoniare la nostra avversità contro la persecuzione della minoranza curda, ponendo all’attenzione mondiale la politica aggressiva di Erdogan e il suo regime autoritario, la sua dittatura totalitaria e il militarismo. Ricordiamo inoltre gli oltre mille uomini e donne delle forze di sicurezza della Siria settentrionale e orientale che hanno dato la vita per liberare questa regione dall’Isis, lottando per un futuro migliore”.

“Vogliamo inoltre sottolineare l’ulteriore pericolo rappresentato da un’invasione della regione da parte delle forze turche: questo evento creerà le circostanze che permetteranno all’Isis di essere rianimato e commettere crimini contro l’umanità, diventando ancora una volta una minaccia per tutto il Medio Oriente, l’Europa e il mondo intero. Per questa ragione chiediamo alle comunità internazionali e alle organizzazioni della società civile di tutti i Paesi di reagire contro l’occupazione turca e la pulizia etnica contro i curdi nella Siria settentrionale e orientale”, concludono i Dem.

 

Anche la CGIL di Rimini partecipa alla mobilitazione. L’Assemblea generale della CDLT di Rimini riunita giovedì 10 ottobre, ha approvato un ODG che assume l’appello nazionale firmato da CGIL, ANPI, ARCI e LEGAMBIENTE con il quale si chiede “una immediata azione diplomatica del Governo italiano e di quello europeo affinchè cessino le ostilità, si proceda all’invio dei soccorsi per i feriti e si dia mandato ad una delegazione internazionale di intervenire per il ripristino del rispetto dei confini e del diritto internazionale”.

Inoltre, “il 12 ottobre verrà effettuato un volantinaggio in tutte le sedi comunali della CGIL per parlare con le centinaia di persone che si recano nei nostri uffici e informare su ciò che sta accadendo al popolo curdo, ricordando anche quanto sia grande il debito di riconoscenza nei confronti delle donne e degli uomini curdi che si sono battuti fino alla morte per fermare il comune nemico Daesh e salvaguardare la sicurezza e la serenità dell’Europa e del nostro Paese, di noi tutti”.

“L’impegno della CGIL non finisce qua; altri momenti di discussione e di sensibilizzazione verranno organizzati nei luoghi di lavoro e anche in incontri pubblici per approfondire le difficili e complicate vicende umane e politiche che da troppo tempo attraversano quelle aree del mondo”, fa sapere il sindacato

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