Federica Piersimoni: Professione Travel Blogger
Trasformare una passione in un lavoro. È il sogno di molti, ma non tutti riescono in questa impresa. Una che, invece, è partita all’avventura, centrando l’obiettivo si chiama Federica Piersimoni, ha 34 anni, fanese d’origine ma riminese d’adozione. Da ormai 10 anni, gestisce con successo due blog di viaggi (www.viaggi-lowcost.info e www.federicapiersimoni.it) e un profilo Instagram e nel 2014 ha trovato anche il tempo per fondare un’agenzia di comunicazione: TBnet. Insomma, con il tempo, è diventata una famosa Travel Blogger e anche qualcosa di più. Eh sì, perché la vera passione di questa scrittrice digitale sono i viaggi. Questa blogger itinerante ha conseguito una Laurea in Scienze della Comunicazione, poi un Master in Comunicazione, Management e Nuovi Media. Bisogna anche sottolineare che è stata tra le prime in Italia ad aprire un blog di questo tipo, dopo aver lasciato un lavoro sicuro e a tempo indeterminato che, però, non la soddisfaceva pienamente. Cerchiamo di capire come Federica, che è anche mamma, riuscita a mettere in piedi questa fortunata attività di blogging.
Federica, chi è esattamente il Travel Blogger?
«È un comunicatore che ha un blog on line, quindi non un semplice profilo social, che sa scattare foto ma che soprattutto sa raccontare una destinazione attraverso parole e immagini. Oggi si parla di travel blogger anche riferendosi a chi ha un profilo Instagram e questo è sbagliato e fuorviante. Un travel blogger, come dice la parola, è un viaggiatore con un blog che scrive contenuti, i quali vengono indicizzati e che rimangono su internet per sempre. Una fotografia su Instagram rimane on line giusto il tempo di essere vista, per non parlare delle stories che si fermano solo per 24 ore senza alcuna relazione alle indicizzazioni dei principali motori di ricerca».
Quando è nata questa figura?
«Nel 2008, quando sono “nata” io, lavorativamente parlando, nessuno ci chiamava travel blogger, forse più “Blog di Viaggio”. Probabilmente è comparsa qualche anno dopo, direi tra il 2011 e 2012».
Quando ha scoperto questa attività?
«Diciamo che più che averla scoperta, assieme ad altri blogger italiani, l’ho portata in Italia. Quindi esattamente 10 anni fa, ho festeggiato il compleanno del mio primo blog, il 21 giugno 2008. All’estero e, in particolare, negli Stati Uniti, esistevano già i travel blogger, noi siamo arrivati un po’ più tardi».
Travel Blogger si nasce oppure bisogna lavorare per diventarlo? Non basta solo essere appassionata di viaggi?
«Oggi, travel blogger si diventa. Non c’è una laurea, ma bisogna avere delle buone doti comunicative. Poi, se si vuole scrivere di viaggi bisogna aver viaggiato e non sperare di viaggiare aprendo un blog. Bisogna conoscere i posti di cui si scrive, avere qualcosa da raccontare e saperlo raccontare. Doti che, anche il più abile dei viaggiatori non ha sempre. D’altro canto, chi sa comunicare e non ha mai messo piede fuori dall’Italia, difficilmente riuscirà a diventare un blogger di questo genere».
Quanti paesi ha visitato fino a questo momento?
«Circa 50».
Ci può dire alcune delle sue mete?
«Australia, Polinesia Francese, Giappone, California, New York, Norvegia, Portogallo, Spagna, Irlanda, Olanda, Francia, Thailandia e Danimarca».
Perché, secondo lei il suo blog è così seguito?
«Il mio primo blog www.viaggi-lowcost.info risale al 2008, ha più di 5000 contenuti indicizzati, il che vuol dire che cercando “viaggi low cost” su google, il mio è il primo blog di viaggi che compare nella prima pagina di google che, come sappiamo, è il principale motore di ricerca. Il mio è l’unico blog tra portali di vendita, questo mi rende seguita e letta come blogger. Viaggi Low Cost ha più di 2 milioni di lettori all’anno».
E il suo profilo Instagram?
«Il mio profilo Instagram e il mio secondo blog www.federicapiersimoni.it hanno una vita più recente, infatti sono nati nel 2011 circa. Al contrario del primo blog, che è più informativo, e che è divenuto, con il tempo, testata registrata con oltre 80 autori che scrivono da diverse parti del mondo, il mio blog personale è gestito e curato solo da me. Qui racconto i miei viaggi in modo più personale e così viene portato avanti anche il profilo Instagram. Chi mi legge vuole conoscere il mio punto di vista, il mio viaggio, la mia storia, è così ed è per questo motivo che riesco a lavorare con il mio secondo spazio».
Ha anche fondato un’agenzia di comunicazione, giusto?
«TBnet è stata fondata da me e altri 3 amici travel blogger. Abbiamo la sede a Bergamo, ma siamo nomadi digitali, è davvero raro incontrarci in Italia tutti e 4 insieme, infatti dobbiamo prendere appuntamenti con settimane di anticipo quando dobbiamo incontrarci per gestire le questioni legate alla società. Abbiamo lavorato con tour operator, enti del turismo, brand, strutture turistiche e non solo nel mondo del travel. Da un paio di anni infatti ci siamo spostati anche al settore del Lifestyle».
Quali sono i suoi progetti per il futuro? E soprattutto come riesce a gestire tutte queste attività così impegnative?
«Seguo diversi progetti per me e per la società, ma sto anche iniziando a pensare a una società solo mia, perché il lavoro cresce e ho necessità di gestirlo al meglio. Sono appena tornata da un viaggio di due settimane in Olanda e sto organizzando il prossimo spostamento per l’autunno che probabilmente sarà fuori dall’Europa. Da quando c’è mio figlio Giulio di due anni e mezzo, viaggio sempre anche con lui, che ormai ha preso quasi 40 aerei. Mi segue per il mondo e assieme al mio compagno formiamo una squadra di lavoro, intervallando da momenti di relax e di divertimento, ora in Europa, ora in Asia o in America. Adesso sto seguendo anche il mio primo libro, che sarà in uscita nel nuovo anno con Flaccovio Editore, per aiutare altre mamme che stanno pensando di dedicarsi al mondo del “travel blogging”, e per dar loro una mano nel gestire i tempi e i modi, i contatti e gli step giusti che questo lavoro così invidiato, ma molto difficile, richiede».
Nicola Luccarelli