Oggi nei negozi di 55 Paesi è arrivato l‘iPhone X, sfornato per celebrare il decimo compleanno dello smartphone con la mela. Naturalmente poteva essere prenotato on line; e naturalmente, nonostante ciò, si sono formate impressionanti code fuori dagli Apple Store, da New York a Mosca, da Milano a Tokio; tutti con un occhio di invidia verso gli australiani, dato che i primissimi esemplari , grazie al fuso orario, sono stati consegnati a Sydney. Rimini poteva fare eccezione? E infatti anche alle Befane c’è chi si è attrezzato per trascorrere la notte sotto le stelle in attesa che si aprissero le porte del centro commerciale.
Ma a quel punto, tutti di nuovo in fila per entrare nell’Apple Store, in paziente attesa dell’agognato miracolo della tecnologia, già battezzato “il Super Bowl di Apple”
Eppure non è che il primo arrivato abbia qualche privilegio: lui, come tutti gli altri, pagheranno per l’iPhone X 1.189 euro, che possono arrivare anche a 1.359. Negli Stati Uniti, invece, costa “solo” dai 999 a 1.150 dollari. Non meraviglia dunque che a San Francisco un commando di tre uomini incapucciati abbia svaligiato un furgone dell’Ups portandosi via oltre 300 pezzi, per un valore di 370 mila dollari.
D’altra parte, voci insistenti parlano di alcune difficoltà di produzione, per cui le prime scorte nei negozi potrebbero esaurirsi nel giro di poche ore. E allora bisognerebbe attendere ancora altre settimane, oltre alle tre o quattro che attualmente passano in Italia fra il pre-ordine e la consegna.
La Apple prevede di vendere 80 milioni dei nuovi smartphone di qui alla fine dell’anno. Le novità più evidenti sono il sistema di riconoscimento facciale e il display Oled con cornici sottilissime.