Le farmacie online, nel 2022, hanno visto il loro fatturato crescere ancora. Per la precisione, il giro d’affari è aumentato del 24% rispetto all’anno precedente, superando i 670 milioni di euro di fatturato.
commerce come la farmacia dott. max e altri siti sono stati interessati, a partire dal 2020, da un boom mai visto prima. Legali in Italia dal 2015, le e-farmacie sono state scoperte dagli utenti con l’emergenza sanitaria.
Quando quest’ultima è stata archiviata, il loro successo è continuato. Sulla scia di fattori come il prezzo – si parla, rispetto ai punti vendita fisici, di costi inferiori di oltre il 20% per molte tipologia di prodotti – e la comodità, i clienti di tutte le età continuano ad acquistare online.
Nonostante il quadro roseo, ci sono diversi aspetti su cui, a detta dei player del settore, è necessario lavorare. Sono in diversi, per esempio, ad attendere in Italia la liberalizzazione della vendita online dei farmaci con prescrizione medica, già realtà in Paesi come la Germania.
Ad oggi, quando si parla di farmaci, le farmacie online possono vendere solo OTC e SOP. I primi, conosciuti anche come farmaci da banco, possono essere pubblicizzati liberamente dal farmacista. Per i secondi, invece, ci vogliono autorizzazioni specifiche.
Il boom degli integratori
Guardando ai dati di vendita delle farmacie online in Italia, è facile accorgersi del boom degli integratori. I clienti li preferiscono ai farmaci e ai parafarmaci. Nulla di strano se si pensa che, a livello europeo, il nostro Paese è il primo mercato e che tale è destinato a rimanere anche nei prossimi anni, staccando, e non di poco, concorrenti come la Francia e la Germania.
Per continuare a concretizzare numeri importanti nella vendita di supplementi alimentari, le farmacie online devono fare attenzione a intercettare alcune tendenze che non possono essere più ignorate. Tra queste rientra, per esempio, la proposta di prodotti dal sapore gradevole, per non parlare degli integratori prodotti da piccole aziende con filiera tracciabile.
Acquisto ibrido e qualità del customer care
Pur essendo in crescita, i ricavi delle farmacie online sono ancora decisamente più bassi rispetto a quelli dei punti vendita fisici. I motivi sono diversi e riguardano il fatto che, per una parte consistente dell’utenza, è ancora centrale il rapporto con il farmacista di prossimità.
Alla luce di ciò, diverse realtà propongono il cosiddetto acquisto ibrido. In cosa consiste? Nella possibilità di ordinare online e di andare poi a ritirare in negozio, in modo da interagire dal vivo con un professionista che, quando si parla di consigli inerenti la salute, è ancora considerato un punto di riferimento inossidabile.
Per conquistare l’utenza che manifesta ancora delle diffidenze, è fondamentale anche il customer care. Le farmacie che vogliono avere successo online devono curarlo senza lasciare nulla al caso. Farlo vuol dire, per esempio, mettere in primo piano l’integrazione tra lavoro umano e intelligenza artificiale, tecnologia che ha un ruolo sempre più centrale quando si tratta di filtrare le prime richieste e di smistarle ai vari reparti interni della farmacia.
Considerando la già citata ricerca di interlocutori autorevoli, gioca un ruolo cruciale il blog. Avere una sezione costantemente aggiornata di articoli sul benessere e sulla salute è prezioso per qualsiasi e-farmacia. In questo modo, si riesce anche a posizionarsi meglio sui motori di ricerca per determinate parole chiave.
In un periodo in cui le richieste di autorizzazione al Ministero della Salute per vendere online farmaci senza obbligo di prescrizione, integratori, dispositivi medici stanno aumentando a dismisura, distinguersi dalla concorrenza sempre più agguerrita con contenuti di qualità e magari creandosi una nicchia specifica – p.e. l’attenzione particolare al mondo delle mamme e dei più piccoli – diventa non importante ma vitale.
