Un vigile del fuoco di Rimini è indagato dalla Procura della Repubblica per truffa e falso in atto pubblico. Secondo l’accusa il funzionario dei Vigili del Fuoco certificava sopralluoghi in strutture ricettive oppure in altre aziende in regime di lavoro straordinario, intascando in questo modo le relative indennità che potevano andare da 80 a 400 euro. In realtà si è scoperto che in molti casi non vi era stato nessun sopraluogo e la documentazione veniva falsificata oppure la verifica in azienda avveniva in orario di lavoro.
La scoperta è avvenuta, come succede in queste situazioni per puro caso. Un’albergatrice viene convocata per integrare la documentazione dell’antincendio del suo hotel dopo il sopraluogo da parte dei vigili del fuoco. L’imprenditrice fa notare che i vigili del fuoco non si erano visti nel suo albergo e che la firma sul verbale allegato alla pratica non era la sua. Immediata la denuncia in procura e l’avvio dell’indagine affidata alla squadra giudiziaria della Polizia Locale di Rimini. Vengono analizzate le pratiche firmate dal funzionario e si scopre che buona parte dei sopraluoghi non sono mia stati fatti e quindi le pratiche sono false oppure fatti in orario di lavoro.
Al funzionario dei vigili del fuoco è stato consegnato anche l’avviso di fine indagine che prelude ad un rinvio a giudizio. Inevitabili anche conseguenze disciplinari che verranno prese dal comando dei Vigili del Fuoco.