Non vaccinavano i figli però li mandavano ugualmente a scuola esibendo certificati falsi ottenuti pagando un medico. Sono 21 i genitori della provincia di Rimini che ora rischiano il rinvio a giudizio, dopo che la PM Giulia Bradanini ha chiuso le indagini su di loro.
La Procura di Rimini ipotizza i reati di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità. Le famiglie risiedono tutte tra Montescudo Montecolombo, Gemmano e Riccione. Avrebbero sborsato fino a 300 euro a un professionista iscritto all’Ordine dei medici di Pesaro-Urbino, deceduto nel 2019 mentre le indagini erano già partite. I falsi certificati riguardavano bambini che fra il 2016 e il 2017 avevano tra i 2 e i 14 anni.
I Carabinieri sono in possesso anche di intercettazioni che svelebbero come una decina di coppe no-vax eludeva le vaccinazioni obbligatorie contro difterite, tetano e pertosse, morbillo, rosolia e varicella, permettendo così ai loro figli di frequentare le scuole.
(immagine d’archivio)