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Fallita la storica azienda che gestiva “Casa Zanni” a Villa Verucchio

“La porta di Casa Zanni è sempre la stessa dal 1919; da quando la sera i contadini e i carrettieri si fermavano all’osteria del paese per scaldarsi al calore dell’antico focolare e rinfrancare lo spirito con un generoso bicchiere di vino. Chi ancora adesso oltrepassa quella porta è accolto da quella stessa famiglia Zanni che ha sempre offerto ai suoi ospiti il sapore della tradizione romagnola. Con la famiglia, anche la Casa è cresciuta. Eppure lo spirito non è mai cambiato, le specialità sono rimaste le stesse: la pasta fresca con la sfoglia tirata “al matterello”, la carne tagliata al momento dai nostri macellai, viene cotta alla brace del grande camino che accoglie i visitatori all’ingresso del locale.

Chi negli anni si voleva informare su “casa Zanni” a Villa Verucchio” trovava e trova questa presentazione.

 Ma il 2020 porta una novità consistente. Dopo 100 anni non sarà più la famiglia Zanni a gestire le note attività. Ha riaperto con la nuova gestione Albatros di Riccione. Si tratta di una società che ha alle spalle importanti gestioni come l’Hakuna Matata al Marano oppure Maccheroni a Riccione.

Il cambio della guardia aveva suscitato parecchio dibattito e perplessità a Villa. Il tutto era stato motivato come un normale avvicendamento con la storica famiglia che non ha più eredi per continuare la gestione.

In realtà oltre a questa motivazione Casa Zanni aveva accumulato negli anni un debito importante.

Nel 2021 la vecchia gestione aveva presentato un concordato in continuità per sanare i debiti accumulati. Secondo i giudici il concordato non poteva essere accolto perché a fronte di un debito di oltre 4milioni di euro risulta uno stato patrimoniale attivo di 2,4 milioni di euro.

Per questa ragione il tribunale ha decretato il fallimento della vecchia società Casa Zanni.

Anche alcuni ex dipendenti di Casa Zanni tra i creditori non avevndo ricevuto il trattamento di fine rapporto. Sono difesi dall’avvocato Jessica Valentini.

Il prossimo 22 giugno, come stabilito dal decreto fallimentare vi sarà l’esame dello stato passivo “avanti al Giudice Delegato”.

Ricordiamo che il fallimento riguarda la vecchia società e nulla a che vedere con l’attuale gestione che continua la sua attività

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