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Ex Questura Ugo Bassi, ASI: “Senza nostro progetto case popolari nel degrado”

ASI – Ariminum Sviluppo Immobiliare ringrazia “l’Avv. Erbetta per aver segnalato la situazione di insicurezza che genera lo stato dell’immobile ‘Ex Questura’ di via Bassi a Rimini”.

Il coordinatore di Forza Italia a Rimini, Mario Erbetta,  aveva riferito di aver ricevuto “varie segnalazioni di cittadini riminesi che palesano anche con fotografie come ormai l’ex questura in via Damerini sia diventata l’ostello preferito di sbandati, delinquenti e spacciatori”.

Ora la società proprietaria dell’area sottoline a che è “privata, segnalata e vigilata a cura di Ariminum Sviluppo Immobiliare. Entrarvi all’interno è un reato e crediamo sia abbastanza evidente che renderla completamente inaccessibile, viste le dimensioni, sia impossibile”.

Di qui un  esposto-querela inviato già a dicembre scorso “poi archiviata”. E di nuovo “sulla base delle segnalazioni anche della Polizia Locale, è stato attivato un nuovo percorso di denuncia contro ignoti”.

© Manuel Migliorini / Adriapress.

E ASI torna a proporre la sua idea di recupero: “Condividiamo la gravità della situazione. Quel ‘transatlantico’ chiede ben altro genere di intervento, affinché termini il dominante degrado che grava sul quartiere. E’ una preoccupazione che abbiamo condiviso con l’Amministrazione, a cui abbiamo sottoposto una soluzione prestigiosa e di indubbia bellezza per riqualificare l’area col Progetto Rimini Life, sul quale ASI ha investito ingenti somme sia per acquisire l’area che per progettarne la riqualificazione. Siamo convinti che, dovendo l’Amministrazione costruire residenze popolari proprio limitrofe, si arriverà presto a definire un percorso che preveda il recupero dell’intera area confinante per dare alla città un contributo di bellezza che azzeri l’attuale condizione”.

© Manuel Migliorini / Adriapress

“La nostra preoccupazione è crescente, considerato che se non si addivenisse ad un accordo pubblico privato, potrebbero sorgere case popolari di fronte ad una situazione dequalificante e pericolosa, che renderebbe ben poco sicura la quotidianità di adulti e bambini che le dovranno abitare”, conclude ASI.

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