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Ex Questura, nuova proprietà svela i piani: “No centro commerciale, rinasce un pezzo di Rimini”

“Nessun centro commerciale”, giurano e spergiurano i nuovi proprietari dell’area dove sorge il buro-mostro della ex Questura di Rimini in via Ugo Bassi. La più grande d’Italia e mai utilizzata, fino a diventare l’opposto di una cittadella della sicurezza: un rudere dove albergano sbandati e i bambini rischiano di farsi male, un focolaio di pericolo costante per tutti i residenti che incombre da oltre vent’anni.

Per spazzare via quei 58.000 metri quadrati in abbandono, come 10 campi da calcio ma di degrado nel cuore di Rimini, non si farà nessun centro commerciale, ma un supermercato sì: “Una media struttura da 1.500 mq, che non può certo definirsi ipermercato o centro commerciale. Come del resto previsto nel piano integrato dell’amministrazione comunale”, sottolinea il coordinatore del progetto Marco Da Dalto. Sarà Esselunga? “Ancora non lo sappiamo. A chi tratta con i possibili interessati abbiamo chiesto nomi di prima fascia. Offrirà comunque 80-100 nuovi posti di lavoro”. 

“Misurare il progetto partendo dai mq destinati ad aree commerciali – prosegue Da Dalto – è fuorviante e genera strumentali pregiudizi. Ci atterremo alle norme e agli impegni, nulla più. Preferiremmo nemmeno parlarne perché alla luce di quanto esposto è tema marginale. Quella che abbiamo in mente è una realizzazione che porterà Rimini ad essere un esempio nazionale per la qualità dell’intervento e la potenza della rigenerazione urbana garantita”.

Piero Aicardi, Leonardo Cavalli e Marco Da Dalto

Con Da Dalto a presentare il piano sul posto c’erano Pietro Aicardi, Amministratore unico di ASI – Ariminum Sviluppo Immobiliare, e l’architetto Leonardo Cavalli, che ha firmato il progetto. E cosa rispondono al sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad che aveva parlato di “pessimo affare” quando ASi si era aggiudicata l’area all’asta con un rilancio da 14,5 milioni di euro dopo essere partiti da 4,9? “La prendiamo come una reazione istintiva, provocata dal legittimo timore di speculazioni. Invece noi non siamo qui per fare speculazione, ma per far rinascere un pezzo di città. Questo crediamo che il sindaco lo abbia ben compreso dopo il nostro incontro di dicembre”. Insomma, nè folli nè corsari, ma gente che sa fare bene i conti ed ha le spalle larghe: “Disponiamo di tutte le risorse per realizzare i nostri progetti. Quei 14,5 milioni sono certamente una cifra importante, ma non incongrua. E abbiamo pagato sull’unghia”, ricorda Aicardi.

Ora però bisognerà vincere le perplessità del sindaco: l’incontro avverà entro un mese, quando il progetto sarà presentato a Jamil Sadegholvaad nella sua veste definitiva e con tutti i dettagli. Quanto al percorso amministrativo, la società preferirebbe di gran lunga un accordo di programma, piuttosto che l’inserimento nel PUG che allungherebbe i tempi. Mentre riguardo il confronto avviato dall’Amministrazione comunale con i cittadini anche tramite un uffico mobile che sta raccogliendo i pareri, l’aperura è assoluta: “Saranno solo un arricchimento, prenderemo tutto in considerazione”.

Marco Da Dalto e Leonardo Cavalli

Per ora ASI fa sapere di essdere pronta a realizzare gli alloggi di edilizia popolare per i quali il Comune di Rimini ha vinto un bando regionale. Mentre le dimensioni delle nuove costruzioni corrsponderanno a quella della Questura mai nata, 30mila metri quadrati. Ma quella smisurata costruzione dovrà essere totalmente demolita, lì non c’è niente che si possa salvare. Solo per demolire ci vorrano almeno 1,2 milioni.

Oltre al supermercato ci saranno appartamenti, uffici, servizi pubblici e privati. E naturalmente i parcheggi, 250 posti esclusivamente a raso: “Interrati sarebbero forse più convenienti e anche più redditizi, data la strategicità dell’area. Ma proprio per creare semplici depositi di auto e anche situazioni non ottimali per la sicurezza dei resdenti, i parcheggi saranno solo a raso”.

Nel giro di un chilometro intorno al buco nero di via Ugo Bassi ci sono lo stadio, l’ospedale, il centro storico, il mare. “ASI – spiegano i nuovo proprietari – ha come propria missione la rivitalizzazione delle aree urbane e il lavoro ha richiesto qualche settimana in più del previsto per mettere a punto la proposta, che è ormai definita nelle linee fondamentali”.

La società proprietaria dell’area ha affidato ad un team multidisciplinare, guidato dall’Arch. Leonardo Cavalli di Oneworks, attivo in tatta Italia e all’estero anche su progetti simili, come a Livorno e Ventimiglia; in zona ha realizzato di recente San Marino Outlet Experience. Il team è composto da “esperti e appassionati professionisti – architetti e urbanisti, ma anche sociologi, educatori, paesaggisti – il compito di dedicarsi alla comprensione e l’analisi dei bisogni profondi della ‘nostra’ città, su come utilizzare al meglio i circa 30.000 mq di un’area che da anni si trova in una condizione di grave degrado, con ricadute negative non solo per i quartieri limitrofi ma per l’intera cittadinanza”.

Oneworks è una società di progettazione e consulenza che offre un approccio integrato all’architettura, alle infrastrutture e all’ingegneria urbana. Nei suoi obiettivi ci sono “la creazione di luoghi dinamici, intuitivi e sostenibili in cui le persone e le comunità possono connettersi con il loro ambiente e tra loro”.

“La rinascita di quest’area passa attraverso il sapiente utilizzo dell’innovazione, indirizzando lo sviluppo su modelli di rivitalizzazione urbana consolidati, con buone pratiche mutuate da casi interessanti non solo in Italia ma nei Paesi leader nello sviluppo del welfare urbano. Intendiamo consegnare alla città uno spazio denso di opportunità, che siano davvero per tutti” ha detto poi Piero Aicardi.

L’analisi sviluppata guarda quindi “ai più avanzati ed efficaci benchmark di rigenerazione urbana, disegna un futuro positivo per un’area in grado di esprimere un grande valore umano, sociale, funzionale ed estetico”.

“Il progetto che presenteremo il mese prossimo – ha aggiunto Cavalli – è anche per noi molto sfidante perché la committenza ci ha chiesto di considerare, oltre alla peculiarità dell’area e la sua posizione strategica, una forte componente legata alla funzione sociale che dovrà svolgere e coerente con la direttrice intrapresa dall’Amministrazione in questi anni”. ASI desidera quindi “dar vita a nuove opportunità per i cittadini, con un intervento a forte ‘matrice sociale’ ed economicamente sostenibile, nell’assoluto rispetto degli schemi e delle funzioni urbanistiche già presenti nel Piano Integrato del 2020 promosso dalla precedente Amministrazione, che già aveva definito la necessità di un profondo intervento di riqualificazione”.

“La prospettiva evidenziata dal sindaco Jamil Sadegholvaad – prosegue il project leader Marco Da Dalto – è sintonizzata con ciò a cui stiamo lavorando e siamo convinti rappresenterà per Rimini una nuova occasione da aggiungere alla serie di grandi interventi compiuti in questi anni per rinnovare la qualità urbana della città”.

“La rinascita dell’area passa attraverso il sapiente utilizzo dell’innovazione, indirizzando lo sviluppo su modelli di rivitalizzazione urbana consolidati, con buone pratiche mutuate da casi interessanti, non solo in Italia ma nei Paesi leader nello sviluppo del welfare urbano. Intendiamo consegnare alla città uno spazio denso di opportunità, che siano davvero per tutti” ha aggiunto l’architetto Cavalli.

Ed ecco il progetto nella presentazione ufficiale:

Queste le linee che caratterizzano la prima analisi di rigenerazione dell’area e che consentiranno di portare servizi utili al quartiere, migliorando la qualità della vita e l’accessibilità di beni e servizi per gli abitanti “storici”, ma anche di attrarre nuovi utenti e nuovi residenti

• Spazi multifunzionali per tutte le età.
Un progetto integrato con al centro un parco attrezzato intorno al quale si sviluppano tutte le nuove funzioni residenziali e pubbliche di un quartiere vivo e attrattivo, in primis per i giovani e le giovani famiglie

• Sicurezza (e bellezza).
Spazi aperti e dedicati a tutte le fasce della popolazione, integrando diversi servizi, per portare vitalità e bellezza dove ora ci sono paura e degrado ed aggiungere sicurezza diffusa a beneficio di tutta la città.

• Parcheggi
250 nuovi posti auto a servizio della città.

“Si tratta di un intervento in cui crediamo molto, proprio per l’alto valore rigenerativo che contiene – conclude – Marco Da Dalto – e che vogliamo coinvolga tutta la cittadinanza, a partire dai suoi Amministratori ai quali abbiamo chiesto l’opportunità, a breve, di verificare insieme quanto l’utilizzo degli spazi pubblici coincida con i punti programmatici espressi dal Sindaco Sadegholvaad in campagna elettorale. Il fil rouge che caratterizza tutti i nostri interventi in contesti urbani è la concretezza e la costante apertura: per questo invitiamo i cittadini a mettersi in contatto con noi per offrire spunti su come immaginino il futuro degli spazi pubblici di questa area. A breve sarà disponibile un servizio online dedicato”.

 

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