Antonio La Forgia, ex deputato ed ex presidente della Regione Emilia-Romagna, 78 anni, che da un anno e mezzo sta combattendo con un tumore, ha cominciato, stanotte, un percorso di sedazione profonda, dopo il consenso informato.
“Per la legge – dice la moglie Mariachiara Risoldi su Facebook – il suo corpo è costretto ad essere ancora qui, mentre la sua mente è già arrivata in un luogo leggero. Siamo un paese veramente ipocrita”.
Ed ha spiegato: “Dopo colloquio con il paziente e la moglie, sulla linea della Dat si inizia sedazione palliativa con morfina ogni 4 ore. Viene dato il consenso”.
“Antonio ha iniziato un viaggio alle 00.07 di sola andata, con serenità, con la sua grande famiglia allargata attorno”, scrive la moglie.
Laureato in fisica, iscritto al Partito Comunista Italiano, fu assessore per l’organizzazione e la gestione del personale nel Comune di Bologna, poi assessore all’innovazione. Dal 1991 al 1993 fu il segretario comunale del Partito Democratico della Sinistra di Bologna. Presidente della regione Emilia-Romagna dal 1996, si dimise nel 1999 (gli succedette Vasco Errani) quando aderì progetto I Democratici di Romano Prodi, ma alle elezioni europee del 1999 pur con oltre 8.000 voti non venne eletto. Entrato nella Margherita partecipò alla fondazione del Partito Democratico; alle primarie del 14 ottobre 2007 per eleggere il segretario regionale ebbe il 18,99% dei voti. Alle elezioni politiche del 2006 fu eletto alla Camera dei deputati nella circoscrizione XI Emilia-Romagna nella lista L’Ulivo. Nel 2008 venne riconfermato tra le file del PD.